Via degli Orefici prova a rifiorire con una mostra

La mostra fotografica "Cantieri floreali" di Elena Zallocco e Samuele Bruschi porta nuova vita a via degli Orefici, celebre vicolo cittadino. Le immagini esposte nelle vetrine dei locali commerciali rappresentano la rinascita, simboleggiata da fiori e dettagli di cantieri edili. La scelta della via è stata dettata dalla sua storia e dalla recente chiusura di alcuni esercizi commerciali.

Via degli Orefici prova a rifiorire con una mostra

Via degli Orefici prova a rifiorire con una mostra

Troppe chiusure, ecco come far rinascere via degli Orefici. Il vicolo più conosciuto e caratteristico della città si appresta a vivere di nuova vita grazie alla mostra fotografica "Cantieri floreali" degli artisti Elena Zallocco e Samuele Bruschi. Un’esposizione di fotografie che sarà visitabile da oggi al 28 aprile. Un’esposizione che interesserà le tante vetrine dei vari locali commerciali del vicolo che unisce Corso Mazzini a piazza del Plebiscito: "L’idea – spiegano i due ragazzi, Elena e Samuele – è nata dal nome dell’ evento che ci ospita, Rifiorefici. Questo ci ha portato fin da subito a scegliere di inserire nel progetto i fiori. Volevamo che ogni opera già alla prima occhiata restituisse con immediatezza allo spettatore l’idea appunto di una primavera, una rinascita. E infatti il tema principale – continuano – è quello della rinascita, che abbiamo voluto rappresentare attraverso immagini e dettagli di cantieri edili in cui spiccano illustrazioni floreali. Una rinascita che riqualifica qualcosa di già esistente senza spazzarlo via". Ma perché scegliere proprio via degli Orefici? "A dire la verità – rispondono loro – è stata la via a scegliere noi. Ci è arrivata la proposta di esporre lungo la via e abbiamo pensato subito che proprio per la storia della via e per il momento difficile che ha vissuto con la chiusura di alcune attività poteva essere un bel gioco di squadra". Tanti gli esercizi che hanno deciso di abbassare le saracinesche nel vicoletto. Almeno quattro i titolari che hanno deciso di chiudere ad inizio gennaio, con una morìa di negozi mai vista prima in un’unica strada. Ma a quanto pare qualcosa comincia (di nuovo) a muoversi.

Nicolò Moricci