Jesi, Donatella Finocchiaro domani al teatro ergolesi con 'La Lupa'

Tratto dal capolavoro di Giovanni Verga lo spettacolo regala al pubblico una versione più moderna del romanzo, ricca di desiderio e voglia di affermazione della donna.

Una scena dello spettacolo

Una scena dello spettacolo

Jesi (Ancona) 12 marzo 2024 – Donatella Finocchiaro domani (ore 21,15) in scena al teatro Pergolesi con il capolavoro di Giovanni Verga La lupa, progetto drammaturgico di Luana Rondinelli. La pièce – in scena anche al Teatro delle Api di Porto Sant’Elpidio stasera - con la ritmata regia e la dinamica interpretazione di Donatella Finocchiaro regala al pubblico una versione più moderna del romanzo, ricca di desiderio e voglia di affermazione della donna. Al termine dello spettacolo il pubblico sarà invitato a restare ancora in teatro per l’incontro/conversazione con la compagnia a cura di Luca Brecciaroli, assessore alla Cultura del Comune di Jesi. In scena, al fianco della Finocchiaro, un cast di prim’ordine: Bruno Di Chiara nei panni di Nanni Lasca, Chiara Stassi in quelli della dolce Mara, Ivan Giambirtone che interpreta Malerba, Cosimo Coltraro nel doppio ruolo di Janu e del Prete, Alice Ferlito che è Filomena, Laura Giordani che interpreta la Prefica, Raniela Ragonese nei panni di Nela, Luana Rondinelli in quelli di Rosa, Federica D’Amore che è Lia, Roberta Amato che interpreta Grazia, Giuseppe Innocente nei panni di Bruno e Gianmarco Arcadipane in quelli di Cardillo. Le scene e i costumi sono di Vincenzo La Mendola, le musiche di Vincenzo Gangi, il disegno luci di Gaetano La Mela. Quella che arriva in scena con questa produzione del Teatro Stabile Catania e del Teatro della Città – Catania, quindi, è una Gna Pina libera, rivoluzionaria e che si batte contro il concetto di vergogna e per affermare la propria condizione di donna autodeterminata. «La mia Lupa – sottolinea Donatella Finocchiaro - è la donna che non si vergogna della sua sensualità e viene per questo additata dal contesto sociale perché libera, strana, diversa. Lei, che di quella tentazione amorosa e carnale per Nanni si considerava la vittima e che, in fondo, Nanni considera carnefice perché non riesce a liberarsi dalla sua tentazione. Il gioco tra vittima e carnefice è un gioco al massacro. Insieme vivono nel “peccato”, e nella follia. Forse solo la morte potrà salvarli». Nel testo, viene quindi amplificato il punto di vista della donna e della possibilità di vivere la propria vita sentimentale e sessuale liberamente, a dispetto di un ambiente retrogrado sempre pronto a puntare il dito contro quello che succede nelle vite e nelle case degli altri. Una lettura al femminile, quindi che esalta alcuni aspetti dell’opera verghiana. «È una Lupa tridimensionale - spiega Luana Rondinelli - in cui abbiamo dato spessore ai personaggi e soprattutto a Gna Pina con il suo carattere rivoluzionario e libero. Donatella ha voluto sottolineare questo aspetto anche con un’ambientazione diversa, spostata in avanti, ovvero nella campagna siciliana degli anni ’50, quando la rivoluzione femminile e la libertà sessuale erano ormai alle porte. L’idea è quella che passionalità e alchimia siano cose naturali per qualunque essere umano e quindi anche per le donne». I movimenti di scena sono a cura di Sabino Civilleri, scene e costumi di Vincenzo La Mendola, musiche di Vincenzo Gangi, disegno luci di Gaetano La Mela. Biglietti platea e palchi esauriti, biglietti di loggione: 12 euro in vendita solo presso la biglietteria del Teatro Pergolesi 0731 206888, domani dalle 9.30 (50 posti) e dalle 17 (50 posti). Inizio spettacolo ore 21.