Mara Venier a Domenica In: "Il mio ricovero ad Ancona per una sindrome depressiva"

La conduttrice, durante l’intervista a Fedez che ha portato in tv il suo impegno per la salute mentale, ha raccontato la sua esperienza: "Mi accompagnò Jerry Calà"

Mara Venier racconta per la prima volta il ricordo di Ancona

Mara Venier racconta per la prima volta il ricordo di Ancona

Ancona, 3 dicembre 2023 – Mara Venier fu ricoverata ad Ancona per una sindrome depressiva da stress. Il ricovero in una clinica cittadina risale ai tempi del suo legame con Jerry Calà. La conduttrice di “Domenica In” ne ha parlato nel pomeriggio di oggi (3 dicembre), nel corso dell’intervista al rapper Fedez, pseudonimo di Federico Leonardo Lucia. Il cantante ha portato in tv il suo impegno per la salute mentale e "zia Mara" ne ha approfittato per esprimere il suo appoggio.

“Ti dico una cosa che non ho mai detto a nessuno – ha esordito Mara Venier rivolgendosi a Fedez – Io tanti anni fa, ritorniamo alla salute mentale, ho avuto una sindrome depressiva da stress – ha evidenziato la conduttrice – Sono stata ricoverata per un mese in una clinica ad Ancona. C’era una clinica, molti molti anni fa. E stavo molto male. Per una settimana ho fatto la terapia del sonno, poi piano piano mi hanno risvegliato, c’erano professori e medici. Io allora stavo insieme a Jerry Calà, il mio compagno era Jerry, mi aveva accompagnato lui”.

Mara Venier: "Ero depressa, venni ricoverata ad Ancona"
Mara Venier: "Ero depressa, venni ricoverata ad Ancona"

"Venne un dottore giovane, molto giovane, era laureato da poco, un dottorino. Io lo guardavo anche con un po’ di diffidenza, dicevo ‘Perché mi guarda?’. Poi quando stai male non vuoi essere guardato, perché ti vergogni, non ti piace. E lui venne da me e mi disse: Mara, però lei deve pensare di meno, perché se per 24 ore fissa una candela, dopo 24 ore diventa un lampadario. Io non ho mai dimenticato questa frase, perché quando ci fissiamo in una cosa, questa roba poi diventa gigante”.

Dobbiamo forse essere, lo dico a tutti eh, un po’ più leggeri. Anche nelle delusioni. Ecco, questo te lo dico per mia esperienza. Io penso sempre alla candela e al lampadario, quando mi fisso dico ‘No Mara, non facciamolo diventare un lampadario’”.