La verità dell’Atim: "Aeroitalia inadempiente. Solo fango sulle Marche. Mai spesi soldi pubblici"

Il direttore dell’Agenzia per il turismo della Regione risponde alle accuse: "Ma quali dimissioni? Sono un tecnico. Ecco la ricostruzione dei fatti"

Il direttore di Atim, Marco Bruschini, in conferenza stampa all’aeroporto

Il direttore di Atim, Marco Bruschini, in conferenza stampa all’aeroporto

Ancona, 6 gennaio 2024 – È tutta colpa di una fattura non pagata, il cui importo sarebbe stato gonfiato da Aeroitalia, se tra un anno la compagnia che si è aggiudicata il bando non effettuerà più i voli di continuità (Milano, Roma e Napoli) da e per l’aeroporto delle Marche. Questione di soldi e anche di marketing non azzeccato. La compagnia non avrebbe presentato un piano accattivante e nemmeno dopo un rilancio di soldi per la sponsorizzazione, passati da 750mila euro (Iva compresa) ad 1 milione di euro (sempre Iva compresa), si è trovato un accordo. Il dettaglio, visto dalla parte di Atim, l’agenzia per il turismo e l’internazionalizzazione delle Marche, lo ha reso noto ieri pomeriggio il direttore Marco Bruschini, in una conferenza stampa convocata proprio in aeroporto e con al suo fianco Alexander D’Orsogna, l’ad di Ancona International Airport, la società che gestisce lo scalo. "La verità è che ho fatto risparmiare 750mila euro di soldi pubblici alla Regione – ha esordito Bruschini, carico a molla dopo 70 giorni di silenzio dovuti anche dalla clausola di riservatezza del famoso contratto per la sponsorizzazione con Aeroitalia – perché non è stato speso un euro pubblico per una compagnia aerea che ha già annunciato di volersene andare dall’aeroporto delle Marche".

Prima di passare al clou dell’incontro ci ha tenuto a ricordare che in Atim lui è arrivato per concorso, scelto tra 28 curriculum e che è in aspettativa dall’Aci dove tornerà a lavorare una volta conclusa la sua esperienza in Atim. "Abbiamo superato i livelli di guardia, solo fango sulle Marche – ha commentato Bruschini – è assurdo che si attacchi Atim se si vuole cancellare dei voli. Noi non siamo l’aeroporto, non ci occupiamo di voli, collaboriamo per portare turisti e far uscire i marchigiani dall’aeroporto. Con Aeroitalia abbiamo fatto un accordo per promuovere le destinazioni da e per le Marche attraverso aeromobili impegnati in rotte internazionali. C’erano dei fondi della Unione Europea non spesi così ci siamo chiesti se si può fare pubblicità sui taxi, sugli autobus perché non farlo anche sugli aerei? Ci è voluto del tempo per farlo capire alla Regione (perché aveva timore che passassero come aiuti di Stato che l’Unione Europea ha negato, ndr). Poi abbiamo fatto l’accordo che doveva partire dal 1 dicembre scorso. Aeroitalia ha messo tutto in discussione prima, già da metà ottobre. Ha mandato una fattura più alta rispetto a quella prevista, 250mila euro più Iva quando l’imposta era già comprensiva nei 250mila euro. Non ci ha presentato la fideiussione che è obbligatoria quando fai un pagamento anticipato visto che il contratto iniziava dal 1 dicembre, e mancava un piano marketing adeguato così ci siamo fermati". Nemmeno troppo però perché Atim, per ammissione del suo direttore, ha inviato una pec al 23 ottobre scorso ad Aeroitalia in cui era disposta a rilanciare la somma per la sponsorizzazione fino ad 1 milione di euro, dando un anticipo solo di 300mila euro perché il codice degli appalti non permette di più. Aeroltalla avrebbe voluto tutta la somma subito. Altro stop ed è partita la diffida della compagnia aerea contro Atim, il 3 novembre, a pagare ma a cui l’agenzia ha risposto per vie legali risolvendo il contratto, decaduto il 16 novembre scorso, per inadempienze.