Le Marche fanno le scarpe al mondo: "Al Micam apriamo nuovi mercati"

Testimonial, stilisti e red carpet: cento aziende in missione a Milano, decolla l’export verso Cina e Usa

Le Marche trainano il settore calzaturiero

Le Marche trainano il settore calzaturiero

Fermi, 21 febbraio 2023 – Un esercito di imprese a rappresentare il distretto calzaturiero più importante al mondo. A Milano sono 209 le ditte marchigiane: 102 al Micam, 13 al Mipel e 94 a Lineapelle. Nelle Marche sono 3.057 le aziende calzaturiere, secondo il report della Camera di commercio, il 27,7% di tutte quelle italiane.

In regione due sono le province con una presenza molto diffusa di imprese calzaturiere: Fermo (2.016) e Macerata (827). Le due province sono prima e terza della graduatoria nazionale del settore in termini di numeri assoluti. Nel Fermano ha sede il 18,2% delle imprese calzaturiere italiane, a Macerata il 7,5%.

Sul fronte dell’export, nei primi nove mesi del 2022 si registra un aumento del 34,4%, tra calzature e componentistica (+3,3% sui livelli pre-pandemia di gennaio-settembre 2019). Le prime cinque destinazioni, che coprono il 54% del totale, sono Germania (+18%), Cina (+138,6%), Francia (+26,1%), Usa (+54,4%) e Russia (-18%). In picchiata l’export verso l’Ucraina (-65,5%). Nel 2022 il numero di imprese attive ha registrato un calo di 264 aziende, ma un saldo positivo di 239 addetti. Quanto alle ore di cassa integrazione, si registra una contrazione del 76,6% sul 2021: autorizzate in totale 2,7 milioni di ore.

di Vittorio Bellagamba

Da Casette d’Ete (Fermo) al red carpet di Hollywood il passo è breve, soprattutto se si calzano delle scarpe ideate e prodotte nel distretto calzaturiero marchigiano. L’imprenditore Emanuele Palombari, 45 anni, è al Micam di Milano con stand e slogan che esprimono anche la strategia aziendale, "Karma of charme". "Dietro la produzione di calzature c’è un concetto filosofico, un modo di vivere – spiega –. Ogni prodotto ha un suo colore, che creiamo direttamente, sono tuffati e quindi unici".

La produzione di calzature di "Karma of charme" si trova a Montecosaro e nel 2007 Palombari ha lanciato il brand che vende in America. "Siamo nella rete di importanti catene con una penetrazione commerciale particolarmente interessante anche in vari Paesi dell’Europa – aggiunge –. A breve inizieremo a vendere pure in Italia, intanto abbiamo conquistato fette di mercato americano, ma anche a Ibiza e Saint-Tropez".

Grazie alla produzione sicuramente originale, l’azienda è stata selezionata dal fashion market di Los Angeles per la cerimonia degli Oscar. Quanto allo sviluppo dell’azienda, Palombari dà numeri e prospettive: "Un milione di euro di fatturato, ma stiamo crescendo e prevediamo di utilizzare la nostra produzione anche in altri ambiti per arrivare al total look che unisca scarpe, accessori e abbigliamento".

Patrizio Donnari della B rain di Monte San Giusto è al Micam con il marchio Kenneth Cole. "Il Micam sta evidenziando l’importanza che suscita l’heritage del brand – dice –. Nel nostro caso la collaborazione con lo stilista americano Kenneth Cole ci permette di conquistare importanti spazi sui mercati europeo e italiano, grazie anche a un giusto mix tra la vendita digitale e quella fatta nei negozi fisici". "Preferiamo produrre nelle Marche – aggiunge Cole –, perché c’è un patrimonio di conoscenze che garantisce un elevatissimo standard qualitativo".

"La rassegna sta andando molto bene – dice Salina Ferretti del calzaturificio Falc di Civitanova –. Già al Pitti avevamo avuto le prime indicazioni positive dal mercato, ma dobbiamo rimanere con i piedi per terra. Il mercato italiano si sta rivitalizzando, ma è alto anche l’interesse di compratori provenienti dai Paesi dell’ex Urss, statunitensi ed europei, e questo c onferma il ruolo della rassegna, che è la più importante a livello internazionale".

Grazie all’utilizzo di piattoforme create sulla rete, anch e piccole e medie aziende che non partecipano al Micam riescono a vendere i prodotti in fiera. A realizzare una rete di 750 aziende è il progetto, presente al Micam, denominato "Italian artisan heroes", ideato e realizzato dall’imprenditore marchigiano David Clementoni. "La nostra piattaforma conta 15mila utenti e puntiamo a triplicarla nel corso del 2023 – spiega –. Al Micam abbiamo avuto la possibilità di ospitare buyers provenienti da Svezia, America, Spagna e Cina, interessati alla produzione delle aziende, in particolar modo terziste, soprattutto marchi giane".

La Zeis Excelsa di Montegranaro, l’azienda della famiglia Pizzuti, ha riportato neg li stand di fiera Milano, a Rho, i brand Cult, Dockstep’s, Virtus, Oxs e Alberto Guardiani. "Siamo molto soddisfatti, la nostra azienda sta crescendo a doppia cifra – dice l’amministratore delegato Massimiliano Rossi –. Nel 2022, abbiamo avuto un fatturato di 20 milioni di euro con un eloquente più 60% rispetto al 2021. Il nostro obiettivo è di superare la soglia dei 25 milioni di ricavi nel 2023. Vogliamo aumentare la quota destinata alle esportazioni, che ora è del 15%. Inoltre, col brand Cult, vogliamo puntare sul total loook e produrre anche i capi di abbiagliamento. Per promuovere questa evoluzione del brand abbiamo deciso di affidare la visibilità del marchio alla nuova testimonial, Asia Argento".

Sul fronte del Mipel, ecco Francesca Orlandi della Valentino Orlandi. "Il Mipel sta andando bene – osserva Orlandi –, abbiamo avuto buyers provenienti dal continente africano e in modo particolare dalla Nigeria, dal Gabon e dal Congo. Inoltre, sono venuti anche i grandi compratori del K azakistan e per l’Europa molti dall’Olanda".