"Dobbiamo invertire il trend, è compito mio. La pressione c’entra: serve la prestazione"

"Sono tutti giovani e per bene, la società ha voluto parlare con loro e abbiamo apprezzato questo gesto"

"Dobbiamo invertire il trend, è compito mio. La pressione c’entra: serve la prestazione"

"Sono tutti giovani e per bene, la società ha voluto parlare con loro e abbiamo apprezzato questo gesto".

Rialzare la testa in fretta, per non compromettere quanto di buono fatto nelle prime giornate. Il diktat di Massimo Gadda è chiaro: invertire la rotta il prima possibile. Si parte dall’incontro avuto dalla squadra con lo stato maggiore del club durante la rifinitura a porte chiuse al Del Conero: "La società ha voluto parlare con i ragazzi, è un gesto che abbiamo apprezzato molto. In questi momenti, meno si parla e meglio è: abbiamo un’arma sola per riprenderci, che è quella del campo". Quel campo che, nelle prime uscite, raccontava di un’Ancona spavalda e sbarazzina e che invece vede ora una squadra allo sbando e in balia degli avversari. Vincere per riprendere la marcia, ma anche per mettere a tacere le malelingue: "In questi momenti tutti si sentono in dovere di dire la propria: per i ragazzi non è semplice vivere momenti del genere. Questa situazione mi ha sorpreso, perché dopo un buon avvio non me lo sarei mai aspettato Questo è un campionato molto difficile, ma non ci nascondiamo dietro le difficoltà: i ragazzi devono tirare fuori quanto di buono hanno fatto vedere fino a questo momento".

Ma cosa può essersi rotto dopo due mesi? "Per dei ragazzi così giovani non è semplice: non parlo di pressione nel vestire questa maglia, quanto piuttosto di prestazioni. Le pressioni non c’entrano nulla, a calcio si gioca sempre con delle pressioni". Gadda torna poi sulla debacle di Termoli: "Mercoledì è stato bruttissimo vedere i tifosi lasciare gli spalti in anticipo. Questi momenti succedono, ma non solo all’Ancona, è un girone molto difficile, con delle sorprese che sono sempre dietro l’angolo". Il tecnico allontana in modo deciso le voci di chi parla di un gruppo squadra spaccato: "Lo spogliatoio è fatto di bravi ragazzi, che sono uniti tra loro. Possiamo discutere degli aspetti tecnici, ma sono tutte persone in gamba. Non ho notato nessuna discrepanza: questi sono ragazzi per bene, la responsabilità di invertire il trend è esclusivamente dell’allenatore".

Focus quindi sulla Recanatese, che arriva da tre vittorie consecutive dopo un avvio fatto di ben cinque sconfitte di fila: "In momenti come questi non ha importanza chi viene a giocare: troviamo una squadra che ha reagito alla grande a una partenza a handicap. E’ una formazione che sta bene, in salute: sono convinto che, nonostante il momento che stiamo vivendo, siamo in buono stato di forma. Dobbiamo solo reagire e tornare a essere la squadra che si è vista ad inizio campionato". Come disse appena una settimana fa lo stesso Gadda, il vero condottiero si vede quando il mare è in tempesta: è arrivato il momento di dimostrarlo e di remare tutti quanti dalla stessa parte.

Gianmarco Minossi