Filippo alza la coppa Cev e stavolta può esultare

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Un’altra gioia, anche se non al 100%. E’ stato così a settembre nella vittoria dell’Italia all’Europeo e anche mercoledì nel trionfo del "suo" Monza in Coppa Cev. Filippo Federici nelle occasioni che contano viene sempre infastidito da un infortunio. A settembre la frattura dello scafoide gli aveva fatto saltare l’avventura vincente all’Europeo con la Nazionale. I suoi compagni in azzurro, sul podio della premiazione, nella Spodek Arena di Katowice, hanno portato e mostrato con affetto la maglia di Filippo, la numero 31. Sei giorni fa in campo il libero falconarese c’è stato, ma solamente dal terzo set, nella trionfale trasferta di Tours dove il Monza di coach Eccheli ha vinto in tre parziali alzando al cielo la coppa Cev dopo un percorso quasi immacolato. "Ho giocato da titolare tutte le altre partite, ma non la finale per colpa di un fastidio alla schiena che mi ha prima bloccato e poi limitato nelle ultime due settimane" dice Federici, classe 2000. La gioia però non manca per il primo trofeo internazionale vinto dal ragazzo cresciuto nella Volley Game. Da dedicare "alla famiglia e alla mia fidanzata". A proposito. Un aneddoto curioso. La fidanzata, la centrale di Cuneo, Federica Squarcini, un anno prima esatto, il 23 marzo del 2021, aveva alzato la Coppa Cev e sempre con Monza e sempre in trasferta, sul campo del Galatasaray. "Quando i social le hanno ricordato la vittoria dell’anno scorso me l’ha detto subito e quasi non ci credevo. Anzi dicevo che era una ricorrenza che portasse sfortuna" sorride Federici. Tutto vero come il trionfo di mercoledì del Monza maschile nella città della Valle della Loira. Federici è rimasto impressionato dal tifo nel palazzetto francese, un’autentica bolgia il Salle Robert Grenon, . "Assordante, non avevo mai visto una cosa simile. Sono rimasto molto affascinato, una cosa incredibile. Un tifo paragonabile quasi a uno stadio di calcio, a una finale di Champions League. Un palas abbastanza piccolo, con il pubblico molto vicino al campo, pieno zeppo di persone. Altro che distanziamento e mascherine. Emozionante. Ci hanno fischiato per tutta la partita, ma alla fine poi ci hanno applaudito". E i tifosi di Monza? "Ne avevamo solo uno al seguito". Non c’è tempo per festeggiare la Coppa, perché è già tempo di playoff in campionato, con Federici tornato domenica nelle Marche. Per la gara 1 dei quarti a Civitanova, con annesso ko. Anche se non tutto è perduto, ci sarà ancora gara2 per rifarsi e poi, a parte il risultato, "è sempre bello tornare nelle Marche, fa sempre piacere". Dal campionato alla Nazionale. "Dipende tutto dalle convocazioni, ma spero di fare il maggior numero di presenze. C’è la Vnl, il mondiale. Vedremo".

Michele Carletti