Mosca lo stakanovista: "Tornerò in Polonia"

Proprio dove ha vinto il mondiale, il pallavolista osimano andrà a disputare amichevoli con il suo Verona: "Ancora sto sognando"

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di Michele Carletti

Tempo di vacanze per il campione del mondo di volley Leandro Mosca? Neanche per sogno. Mercoledì, dopo essere stato premiato a Osimo, la sua città, con una menzione speciale per lo sport consegnata in municipio dal sindaco Simone Pugnaloni, è salito a Verona dove ha ricominciato a lavorare in palestra in vista della prossima stagione. Con la nuova squadra, la WithU. E presto tornerà a giocare anche in partita. E guarda caso comincerà proprio dalla Polonia. Dove domenica è salito assieme al resto della Nazionale italiana sul gradino più alto del podio mondiale. "Sono salito a Verona dove ho raggiunto la squadra e partiremo subito per la Polonia per disputare delle amichevoli" confida il centrale, classe 2000. Già la Polonia. Domani e domenica la squadra veronese sarà impegnata nella Bogdanka Volley Cup, prestigiosa competizione internazionale dedicata alla stella della pallavolo polacca e attuale commentatore sportivo Tomasz Wójtowicz. Il torneo si svolgerà presso l’Hala Globus di Lublin. Avversari di Verona gli ucraini del Barkom-Kazaany Lviv, i tedeschi del Berlin Recycling Volleys e i padroni di casa di LUK Lublin. "E’ davvero una cosa curiosa. Tornerò in Polonia dopo esserci stato fino all’altro giorno" sorride il neo campione del mondo. A cui le curiosità non mancano. Come l’episodio prima della premiazione mondiale. Chi ha portato il ct De Giorgi sul podio? "Siamo stati io e Giannelli - confida Mosca -. Lo abbiamo aiutato a salire perché faceva fatica. Era troppo alto il primo gradino del podio". L’emozione era tanta anche per l’artefice del trionfo mondiale, emozione che a distanza di giorni non accenna ancora a diminuire. "Ancora non ho realizzato quello che è successo. Forse domani, magari dopodomani, piano piano". Per un Mosca che non era sicuramente all’esordio in maglia azzurra. "Facevo parte del gruppo già da un po’. L’anno scorso poi prima dell’Europeo mi sono infortunato e un infortunio l’ho patito anche prima della Vnl. Dove ho giocato sia l’anno scorso che quest’anno. Sono stato contentissimo di essere nel gruppo al Mondiale. Penso di essermelo meritato". In totale in azzurro 35 presenze con l’esordio avvenuto il 28 maggio dell’anno scorso a Rimini. Guarda caso contro la Polonia. Quella volta i polacchi vinsero 0-3 (Volleyball Nations League). E non fa niente se non è riuscito a giocare neanche un minuto nell’avventura mondiale. "In panchina si sente comunque la stessa energia che c’è in campo. Anche noi poi la trasmettiamo ai compagni. E’ stato tutto incredibile. Sono dei ragazzi bravissimi. E poi sarei stato comunque pronto se Fefè mi avesse chiamato". Contro i campioni olimpici della Francia nei quarti la partita più bella con la vittoria al quinto set. "Mi ricordo tutte le partite con piacere, tutte belle, ma quella contro la Francia è stata una partita incredibile. Non dico che quel match sia stato lo scoglio più grande per vincere questo mondiale, ma poco ci manca". Un trionfo che Leandro dedica "a mio padre (Roberto, ndr) che non mi ha mai visto giocare". Ora l’avventura con Verona, dopo l’esperienza a Milano "dove mi sono trovato molto bene". E la voglia di migliorare. "In particolare in battuta, dove sono ancora indietro, e in attacco. Di sicuro mi trovo molto meglio a muro".