Vittorio Merloni, il gotha dell'industria e della politica ai funerali. Le foto

La Cattedrale di Fabriano affollata dentro e fuori per l'addio all'ex patron Indesit morto a 83 anni: presente tutta l'Italia dei grandi industriali

Fabriano, i funerali di Vittorio Merloni (Foto Di Marco)

Fabriano, i funerali di Vittorio Merloni (Foto Di Marco)

Fabriano (Ancona), 20 giugno 2016 - In chiesa ottocento persone e quasi un migliaio nella piazzetta antistante la Cattedrale della città di Fabriano che si è fermata in blocco per l’ultimo saluto a Vittorio Merloni (FOTO).

In tantissimi questo pomeriggio a versare lacrime sincere per l’addio in Cattedrale all’83enne capitano d’azienda che da Fabriano ha saputo portare una piccola realtà di provincia a trasformarsi in colosso mondiale al punto da arrivare quasi a 20 mila dipendenti a 16 stabilimenti sparsi in tutto il mondo.

Fiori bianchi e un’unica scritta ‘Ciao papà’ sulla bara affettuosamente toccata dai tantissimi volti noti che in attesa della funzione hanno avvicinato la prima fila dove si dono seduti la moglie Franca Carloni e i figli Antonella, Aristide e Maria Paola, mentre l’altro figlio Andrea, ugualmente molto provato, ha scelto di accomodarsi qualche posto più indietro.

Ad abbracciare i familiari e i fratelli Antonio e Francesco, tra gli altri, sono stati il presidente del Coni Giovanni Malagò, l’ex presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo, i fratelli Diego e Andrea Della Valle, l’ex presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, l’ex vice presidente della stessa associazione Luigi Abete, il leader dell’Udc Pierferdinando Casini. Poi una lunga serie di manager storici del gruppo tra cui Francesco Caio, Andrea Guerra e Marco Milani, oltre al governatore regionale Luca Ceriscioli, i sindaci del territorio in fascia tricolore e il patron di Elica Francesco Casoli.

«Ha speso la sua vita nella consapevolezza dei talenti ricevuti per fare frutto sociale che è ben diverso dal fare guadagno«, le parole in omelia del cardinale Edoardo Menichelli. «Ha saputo valorizzare il concetto di economia condivisa e riconoscere il valore dei dipendenti intesi come capitale umano. La notorietà e i ruoli pubblici ed istituzionali ricevuti non lo hanno mai distolto dall’attaccamento alle solide radici della sua terra. E’ stato un grande uomo, marito, padre e nonno raccogliendo dal papà Aristide il testimone umano e spirituale«. Poi l’uscita dalla chiesa del feretro accompagnato da un lungo, commovente applauso.