Ascoli Picchio, il bilancio del ds Tesoro: "La svolta dopo la gara con la Viterbese"

Il diesse in relazione ai partenti ha tuonato: "Saranno messi fuori lista e non prenderanno un soldo da questa società"

Il direttore sportivo dell'Ascoli Antonio Tesoro

Il direttore sportivo dell'Ascoli Antonio Tesoro

Ascoli, 22 agosto 2018 -  Il ds dell'Ascoli a 360°. Antonio Tesoro a qualche giorno dall'esordio in campionato del Picchio è tornato a parlare per fare un bilancio del mercato estivo operato dal club di corso Vittorio. "L’idea iniziale era di mediare tra il vecchio progetto tecnico e il nuovo per non correre il rischio di dover rischiare troppo – ha ammesso il dirigente bianconero -. Su tanti elementi della rosa c’erano dei dubbi, poi sentendo anche il mister abbiamo deciso di muoverci così. Il punto di svolta è stata la partita con la Viterbese (secondo turno eliminatorio di coppa Italia ndr). Con la pressione che avevamo addosso abbiamo deciso di optare per una rivoluzione.

Ci tengo a ringraziare la società per aver permesso questo , mi ha messo nelle condizioni di muovermi liberamente. Mi hanno detto ‘ci interessa l’Ascoli e vogliamo fare il bene dell’Ascoli’. Sono contento di aver portato qui professionisti, nomi di prospettiva e giovani importanti. Uno di questi era Frattesi, corteggiato da alcuni club di A. L’operazione più difficile forse è stata quella di Ninkovic perché ci siamo trovati ad affrontare una concorrenza con società più grandi come Chievo, Parma, Partizan Belgrado e alcuni club russi di serie A. Finora non è riuscito a trovare l’habitat naturale per esplodere, lo abbiamo convinto che questa è la piazza giusta per farlo. Con Casarini, invece, c’era stato un sondaggio a luglio.

Nel momento in cui ci eravamo stufati di aspettare Vacca ho subito riaperto il discorso chiudendo in poche ore. Petkovic è stata una telenovela, era tutto ok con lui poi il richiamo di casa è stato più forte. Tra i giovani invece Quaranta è pronto a ritagliarsi uno spazio importante in questa stagione, mentre per Diop stiamo valutando se mandarlo in C o tenerlo in prima squadra. Parlati, Tassi e Diop li abbiamo voluti lasciar e liberi di decidere cosa fare" . Il colpo di mercato può essere definito quello dell’attaccante Ardemagni, sarà lui a guidare gli attacchi del Picchio.

" Ardemagni è il fiore all’occhiello di questa movimentata campagna acquisti. Parliamo di uno dei bomber più prolifici di serie B e siamo orgogliosi che abbia accettato il nostro progetto. Il suo grande entusiasmo mi ha subito convinto, aveva tante pretedenti ma ha voluto metter fin da subito l’Ascoli al primo posto. È un arrivo importante, un elemento in grado di spostare gli equilibri". Campionato particolare quello che vedrà impegnato l’Ascoli nel suo 22esimo torneo cadetto. "Il format a 19 squadre ha inevitabilmente alzato il livello. Adesso per salvarsi è stato necessario costruire una squadra da playoff, poi come ben sappiamo la forbice sarà stretta tra zona di bassa e alta classifica. L’Ascoli ha ha fatto bene ad alzare il proprio livello, ma si troverà a competere in una competizione che anch’essa ha alzato il livello".

Qualche difficoltà di troppo invece quelle che incontrate per fronteggiare le cessioni. "Le uscite mi stanno facendo faticare  - ha ammesso - . Non si riesce a trovare una base di discussione leale tra le parti, ma ciò che sta accadendo mi pare una sorta di ritorsione fine a se stessa. Quando un giocatore si trova a rifiutare davanti a più destinazioni che riguardano anche società ambiziose di C per ottenere una buonuscita migliore significa che qualcosa non va. In molti resteranno fuori lista e non prenderanno un soldo da questa società. Si stanno facendo un’autovalutazione molto alta rispetto a i loro valori reali. Negli ultimi tre giorni di mercato di C magari qualcuno rivedrà la propria posizione.

Con i tanti nomi che abbiamo potremmo quasi fare una seconda squadra e vincere la serie C. Ci sono interessi manifestati da tanti club e relativi a tutti gli elementi. Castellano ha rifiutato Fano e Juve Stabia. De Feo ha mercato ma non ha ancora trovato la soluzione giusta per lui . Santini è molto vicino all’Alessandria, Martinho ha inizialmente rifiutato la Ternana, Mignanelli non ha ritenuto opportuno andare a Catanzaro e Pisa, mentre Rosseti ha preferito non scendere di categoria. È un buon giocatore che stiamo tenendo in considerazione".