Firenze, 15 febbraio 2022 – Per molti, specie quando il livello dei contagi era molto più alto di oggi, si è trasformato in un vero incubo. Ovvero, il non poter rientrare a lavoro perché il green pass da guarigione è arrivato in ritardo. E' accaduto sopratutto a dicembre e gennaio scorsi e, anche se la situazione sembra ora andare normalizzandosi, ecco cosa devono fare i guariti dal Covid per avere il green pass.
Prima di tutto, la procedura da seguire è quella definita dall'ordinanza numero 2 del 2022 della Regione Toscana. Questo il link con l'iter da seguire. Chi è guarito, dunque, non deve rivolgersi al medico di famiglia, che non può certificare la fine isolamento o malattia o rientro. Dopo che il primo tampone di controllo (molecolare o antigenico) dopo la malattia risulta negativo, il referto viene trasmesso alla Asl, che a sua volta invia tramite mail il certificato di fine isolamento (liberazione o guarigione) che permette di tornare a lavoro o a scuola. La riattivazione del green pass avviene solitamente entro le successive 48 ore, ma, secondo quanto previsto dall'ordinanza regionale, il referto positivo del tampone iniziale e di quello negativo finale sostituiscono il provvedimento di fine isolamento e si può comunque tornare a lavoro o a scuola.
Cosa fare se non arriva il certificato di fine isolamento
Se non arriva il certificato di fine isolamento entro 24 ore dall’esito del tampone negativo, è necessario compilare il questionario di valutazione all'indirizzo referticovid.sanita.toscana.it. Vengono chiesti nome, cognome e numero di tessera sanitaria, oppure, per chi è in possesso di identità digitale, si accede con Spid, Cns e carta d'identità elettronica.
Se il tampone risulta ancora positivo
Trascorsi 21 giorni dalla data di effettuazione del primo tampone positivo il sistema informativo regionale invia automaticamente il fine isolamento e si è liberi di uscire.