Assotir protesta: "Trasporti strangolati dai prezzi, servono aumenti per sopravvivere"

Appello del coordinatore regionale dell'associazione, Maurizio Bandecchi, al governo: "Riduca le accise o si muore"

Maurizio Bandecchi (ultimo a destra) con la dirigenza nazionale di Assotir

Maurizio Bandecchi (ultimo a destra) con la dirigenza nazionale di Assotir

Santa Croce (Pisa), 16 marzo 2022 - "L’esasperazione delle imprese di trasporto è ai massimi livelli". Non usa giri di parole Maurizio Bandecchi, coordinatore di Assotir Toscana. Il caro-gasolio e metano – "l’impazzimento dei prezzi dei carburanti", per dirla con Bandecchi – sta portando al collasso decine di imprese.

"Impazzimento dei prezzi di gasolio e metano a causa di pressioni speculative sui mercati finanziari e internazionali – dice Bandecchi – Le imprese o non vedono disponibilità da parte della committenza a concedere gli aumenti richiesti, oppure e sono molti i casi, è la stessa committenza che non ha la possibilità di concederli perché a sua volta sotto pressione degli aumenti dei costi di materie prime ed energia. Ma gli aumenti non sono per guadagnare, ma per sopravvivere".

"L’auspicio è che questa emergenza sul carburante possa essere superata presto da un intervento deciso e risolutivo da parte del Governo che sia sottoforma di un intervento di sospensione e di abbassamento delle accise o misure analoghe come l’introduzione di un credito di imposta – conclude Bandecchi – A livello nazionale Assotir ha inviato una lettera al Governo dove si chiede un intervento temporaneo ma significativo. I margini di manovra possono essere nell’ordine di 30 /40 centesimi al litro. Misura che sarebbe risolutiva almeno nel breve periodo".