Vaiolo delle scimmie e gay, UNAIDS: "Informazioni razziste e omofobe"

L'agenzia delle Nazioni Unite per l'Aids: "Questa malattia può colpire chiunque"

Vaiolo delle scimmie (Ansa)

Vaiolo delle scimmie (Ansa)

Ginevra, 22 maggio 2022 - L'attenzione ai casi di vaiolo delle scimmie ha fatto emergere anche informazioni "razziste e omofobe", è la denuncia dell'agenzia delle Nazioni Unite per l'Aids. Infatti, se nei 92 casi segnalati all'Oms, in stati in dove la malattia non è endemica, una parte significativa riguardava uomini omosessuali e bisessuali, la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità ha sottolineato che le prove finora raccolte suggeriscono che il contagio è più a rischio per chi ha avuto un contatto fisico ravvicinato con qualcuno affetto dal vaiolo delle scimmie, e quindi non limitato a uomini gay, e che in realtà può riguardare chiunque, e in diverse situazioni.

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Matthew Kavanagh, vicedirettore esecutivo di UNAIDS, spiega: "Stigma e colpevolizzazione minano la fiducia e la capacità di rispondere efficacemente a epidemie come questa". Come durante la diffusione dell'Aids "dimostra che la retorica stigmatizzante può rapidamente disattivare una risposta basata sull'evidenza, alimentando cicli di paura, allontanando le persone dai servizi sanitari, ostacolando gli sforzi per identificare i casi e incoraggiando misure inefficaci e punitive. Apprezziamo la comunità LGBTI per aver aperto la strada alla sensibilizzazione - e sottolineiamo che questa malattia può colpire chiunque". E ha concluso: "Questa epidemia evidenzia l'urgente necessità per i leader di rafforzare la prevenzione delle pandemie, attraverso il rafforzamento delle strutture sanitarie comunitarie". 

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Il virus può essere trasmesso da una persona all'altra per stretto contatto con lesioni, fluidi corporei, goccioline respiratorie e materiali contaminati (lettiere di gatti). Il periodo di incubazione del vaiolo delle scimmie è compreso tra 6 e 13 giorni, ma può variare da 5 a 21 giorni. Il virus colpisce varie specie di animali. Altro fattore sospetto di infezione è il consumo di carne, e altri prodotti di animali infetti, non adeguatamente cucinati.  è considerato un possibile fattore di rischio.

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