X Factor, le pagelle della serata cover

I voti della redazione de La Nazione

Mika

Mika

5 novembre 2021 - Ecco le pagelle della serata cover di X-Factor. Ecco le pagelle fatte dalla nostra redazione sulle performance dei live.

Le Endrigo: 5 La Raffa non si tocca, soprattutto se poi stoni mentre fai i coretti di "Ah-Ah a far l'amore comincia tu". La carica c'era, la voglia di spaccare pure, ma non sempre le canzoni hanno bisogno di essere rivisitate come se fossero degli inni un po' punk e un po' paracul pop, per citare Agnelli.

Baltimora: 10  Come al solito, diamo i pieni voti a solo un/una concorrente della serata. Stavolta il dieci pieno se lo becca tutto Baltimora che ci ha fatto pure piangere con l'esibizione di ieri sera. Noi siamo un po' troppo emotivi, ma lui è bravo bravo. Avremmo voluto che non finisse mai. Poi si vede che è un ragazzo buono come il pane, tipo quelli che da piccoli hanno fatto i lupetti agli scout. Si fa voler bene anche attraverso la tv.

Fellow: 8 Il nostro Lucio Battisti 2021 edition ieri sera si è trasformato in Harry Styles. Appunto a Mika: forse la canzone scelta per il tuo adepto non lo valorizzava particolarmente. Abbiamo percepito tanta energia, ma non si è tutta liberata sul palco come la scorsa volta. Emozione o canzone con poco potenziale per un cantante del genere? Appunto per gli stilisti: dateci marca e prezzo di quel completo camicia e pantalone MERAVIGLIOSO che ha indossato Fellow sul palco e nessuno si farà del male.

Mutonia: 7 L'idea di vestirsi da sposa, come Manuelito, nemmeno noi l'abbiamo capita, ma non vorremmo mai che il povero cantante si incendiasse l'abito a fine esibizione. La performance c'è, il pezzo è un signor pezzo che la band ha saputo portare a un certo livello, ma aiutate sempre questo povero cantante che, per l'emozione, ha tenuto gli occhi spalancati per tutto il tempo. Avevamo paura per i suoi bulbi oculari.

Vale LP: 8 Giuriamo di non star copiando i commenti che hanno fatto i giudici in serata, ma anche noi quando l'abbiamo sentita cantare abbiamo pensato: "ohhh, bentornata Vale". Tutta la grinta, la rabbia, l'energia che avevamo sentito alle audizioni e che erano sparite dagli home visit a ieri, sono improvvisamente ricomparse. Unica nota dolente, ma per i giudici e non per lei: non chiudete Vale dentro al cerchio della canzone popolare napoletana solo perché "è il suo mondo". Piuttosto, noi ce la siamo immaginata a cantare Liberato. Sarebbe un sogno.

Westfalia: 7 Siamo tornati un secondo a Woodstock con questa esibizione. O nel salotto di nonna con le tende e i tappeti a fiori. La loro versione di Hey Ya è stata eseguita bene, ma siamo d'accordo con i giudici nel dire che non c'erano troppe emozioni. C'era la gioia, quella si, ma nient'altro. Noi siamo tanto dispiaciuti per la loro eliminazione, ma è inutile raccontarsela: il loro stile vende ancora poco in Italia. Tom Misch, se fosse italiano, farebbe il postino. 

Erio: 9 Vestito da Inuyasha, Erio esegue un brano di James Blake in maniera boh, non sappiamo nemmeno noi come definirla. Extraterrestre, extrasensoriale? L’esperienza che ti fa fare Erio quando canta coinvolge veramente tutti i sensi e ti viene quasi voglia di entrare nello schermo e raggiungerlo. Nelle scorse pagelle avevamo espresso il desiderio di sentirgli cantare Teardrop dei Massive Attack, ovviamente Agnelli non ci legge perché sennò ci avrebbe accontentati senza ombra di dubbio. Comunque, la scelta ci è piaciuta, anche se forse il potenziale di Erio sarebbe venuto totalmente fuori con Don’t Miss it o Retrograde, sempre di Blake.

Karakaz: 6 Karakaz noi non ce l’abbiamo con voi, promesso, ma a questo punto della serata le urla di dolore si sono levate al cielo, intonando un solo canto: BASTA BAND. BASTA, SONO TUTTE UGUALI. Non ne possiamo più, siamo devastati. Il sound è quello dei Mutonia, che a sua volta è una copia dei Maneskin. Abbiamo capito che quelli ora sono ad aprire il concerto degli Stones e che quindi potrebbe essere una formula vincente, ma è un mercato che si satura subito.

Nika Paris: 7 Lei è brava, ma non ci dice niente. Un po’ come la pasta quando ha un buon sughino ma non ci metti il sale. Ottimo potenziale, vestita benissimo in blu elettrico, ma siamo sempre un po’: ok, chi è il prossimo?

gIANMARIA: 8 Gianmaria è riuscito nell’impossibile: ci ha convinti con una sua esibizione dopo pagelle su pagelle di critiche sul suo conto. Jenny è pazza è una canzone adatta a lui, c’è poco da fare. Come al solito fa i giretti sul palco, cammina come quando noi siamo al telefono con le amiche. Ma è stato bravo.

Bengala fire: 8 Che bravi ieri sera! Sembrava un pezzo scritto per loro, forse hanno bisogno di questo: pezzi violenti ma orecchiabili e ballabili. Un grande salto di qualità. Bravo Agnelli che ha saputo intercettare questo loro aspetto.

Versailles: 7 Non sappiamo cosa ci stia succedendo, ma in questa puntata ci ha colpito pure il plurinsultato Versailles. Nonostante la canzone fosse tutta un’altra cosa rispetto all’originale, secondo noi è riuscito a valorizzarla. Bravo.

Mika: 4 Ehi aMiko, vacci piano. Ieri il suo atteggiamento è stato da subito aggressivo, a tratti spocchioso. Andare via dalla trasmissione prima che finisca, poi, lo abbiamo ritenuto un po’ immaturo. Forse per lui è stata una giornata no.

Emma: 6 Emma noi ti vogliamo bene, ma dare giudizi del tipo “mostra il tuo fianco scoperto, credi in te stesso, sei fantastico”, alla lunga stanca. È un concorso canoro, dai pareri anche sulle esibizioni e non solo sugli atteggiamenti.

Hell Raton: 7 Il più democristiano fra tutti, ieri era veramente pacato. Non ha dato fastidio a nessuno.

Manuel: 10 Il voto solo perché in prima serata ha definito i bambini “mostri” e alla fine ha eliminato “I Versailles”, mescolando i nomi dei due artisti in ballottaggio, palesemente perché, fosse stato per lui, li avrebbe mandati via entrambi.

Matilde Gravili