REDAZIONE ASCOLI

«Togliti i pantaloncini dell’Ascoli». Sambenedettese accusato di lesioni e rapina

L’episodio risale al giugno 2010. Il derubato, però, non ha riconosciuto il proprio aggressore

L’ascolano, allora minorenne, fu aggredito da due ragazzi di molti anni più grandi

Ascoli, 20 ottobre 2010 - Non ha riconosciuto il proprio aggressore il ragazzo che è stato ‘derubato’ dei pantaloncini dell’Ascoli che indossava mentre passeggiava sul lungomare. Un episodio avvenuto nel 2010 e per il quale un cittadino sambenedettese è sotto processo davanti al tribunale di Ascoli. Ieri mattina la parte offesa ha parlato di fronte al giudice raccontando il brutto episodio, ma il giovane non è stato in grado di riconoscere chi lo aveva aggredito. A metà giugno di quell’anno l’ascolano, allora minorenne, si trovava sul marciapiede del lungomare in pieno giorno e in compagnia di due amiche, quando un ragazzo di parecchi anni più grande lo ha avvicinato intimandogli di togliersi i calzoncini bianconeri. «Qui non puoi andare in giro con i pantaloncini dell’Ascoli», ha detto il sambenedettese. L’ ascolano in un primo momento ha cercato di spiegare che non poteva toglierseli, ma proprio in quel momento è arrivato un altro ragazzo, sempre sambenedettese, che ha intimato al giovanissimo la stessa cosa. I toni sono diventati sempre più accesi e alla fine sono volati schiaffi e spintoni. L’ ascolano è stato quindi costretto a togliersi i calzoncini, rimanendo praticamente in mutande, tanto che non ha potuto prendere il treno ma è stato costretto a chiamare la madre per poter tornare a casa. L’accusa per il sambenedettese, difeso nel processo dall’avvocato Alessandro Angelozzi, è di rapina e di lesioni, con l’aggravante di aver commesso il fatto per «futili motivi legati a rivalità sportiva».