"Aiuti per la pesca? Elemosine"

Non si placano le polemiche nonostante le aperture: "Bisogna arrivare alla riduzione del costo del carburante"

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Arrivano aiuti per la pesca dal Governo e dalla Regione, fanno sapere i rappresentanti politici marchigiani, ma non sono quelli che gli operatori vogliono. Si tratta di piccoli aiuti a fronte del costo del gasolio a oltre 1,20 euro al litro. "Il Governo deve arrivare alla riduzione del costo del carburante – affermano in coro i pescatori – Tutto il resto sono elemosine che non servono a risolvere il problema". Il Governo, nel pomeriggio di giovedì ha recepito un emendamento sostenuto da Forza Italia e Fratelli d’Italia, approvato alla Camera, che proroga il credito d’imposta per l’acquisto di carburanti per l’esercizio dell’attività della pesca per il secondo trimestre solare 2022. "Esprimiamo soddisfazione per l’approvazione in Commissione Bilancio di un emendamento di Fratelli d’Italia presentato al Dl Aiuti sul comparto pesca – scrivono l’onorevole Lucia Albano, componente della Commissione Finanze e Rachele Silvestri della Commissione Ambiente – Si tratta di un importante provvedimento sul credito d’imposta che prevede sostanziosi contributi anche per il secondo trimestre". Sulla stessa lunghezza d’onda il senatore Francesco Battistoni sottosegretario al Ministero per le politiche Agricole e Forestali. "Si tratta di un provvedimento fortemente auspicato dalle marinerie, che Forza Italia si è impegnata a portare avanti, dando seguito alle richieste del territorio e delle categorie. Considerati i benefici ottenuti sul primo trimestre, si tratta di una norma dalla quale il comparto potrà trarre dei sostanziali benefici. Ringrazio il gruppo di Forza Italia, il Sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento Deborah Bergamini, il responsabile nazionale agricoltura di Forza Italia Raffaele Nevi e il relatore del provvedimento Alessandro Cattaneo, per l’attenzione mostrata verso uno dei settori più colpiti dalla crisi energetica".

Dunque problema risolto? Per nulla. "Nel primo trimestre, gennaio, febbraio e marzo, abbiamo fatto un conto che una barca media dovrebbe ottenere un credito d’imposta di circa 6mila euro – afferma l’armatore Pietro Merlini – altrettanto dovremmo avere nel secondo trimestre per i mesi di aprile, maggio e giungo. Sta di fatto, però, che per cavilli burocratici non abbiamo ancora goduto del provvedimento del Governo per il primo trimestre". C’è poi l’aiuto della Regione Marche che ha stanziato 500mila euro per tutte le imbarcazioni attive, da dividere in base al tonnellaggio. "Questo significa che una barca media tra le 50 e le 100 tonnellate di stazza otterrà tra i 1.200 e i 1.500 euro – spiega Pietro Merlini – Un contributo che equivale al costo del carburante che la barca consuma in mezza giornata di lavoro". Ogni commento è superfluo.

Marcello Iezzi