Ameli: "Sanità, momento duro"

Il segretario del Pd: "Che fine hanno fatto i paladini che tanto urlavano in campagna elettorale?"

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"La sanità picena vive il momento più difficile, subito investimenti e assunzioni". A chiederlo, a gran voce, è il segretario provinciale del Pd, Francesco Ameli. "Un fatto è certo – dice –: la sanità picena vive il momento più difficile degli ultimi 20 anni, nell’indifferenza più totale dei vertici della Regione. In pochi mesi si è generato un clima di sconforto, in particolare tra il personale ospedaliero dell’Area vasta 5: ogni giorno ci arrivano segnalazioni che dimostrano l’abbandono e la disorganizzazione del servizio pubblico più importante: quello sanitario". Ameli lancia un messaggio agli operatori sanitari: "Possono rivolgersi al Partito Democratico. Ma se il Pd c’è e combatte insieme al loro, è vergognoso l’abbandono nei confronti della sanità che si sta avendo da parte dei livelli regionali. Che fine hanno fatto i paladini della sanità picena che tanto urlavano in campagna elettorale?". Il capogruppo Pd di Ascoli evidenzia anche come l’iniziativa presa dall’Unione dei Comuni della Vallata del Tronto con l’indizione di un consiglio comunale aperto sulla sanità del Piceno sia un’occasione da cogliere. "In primis – dice – da parte della Regione così da poter fugare una volta per tutte i dubbi che attanagliano chi come me ogni giorno riceve decine e decine di segnalazioni da parte di cittadini che non riescono a prenotare una visita al Cup se non a pagamento, e di realtà nei reparti che definire emergenziali sarebbe poco. Infatti, le assunzioni promesse non arrivano, anzi: nel piceno oltre agli addetti stabili ci sono oltre 200 persone a tempo determinato che però non bastano a gestire la situazione attuale. Si vedranno scadere il proprio contratto a metà settembre e, stando agli atti dei livelli regionali, i mancati rinnovi saranno di molto superiori alle assunzioni, costringendo quindi la sanità picena a nuovi accorpamenti e chiusure strutturali a causa del minor personale che si avrà nei prossimi mesi. Con questa situazione resteranno scoperti molti servizi come la guardia medica, la guardia turistica col rischio di affollare ancor più il pronto soccorso e i reparti di emergenza-urgenza che sono da mesi lasciati a loro stessi. Al Mazzoni già adesso, a causa degli accorpamenti, ci sono 38 posti letto in meno. Ribadiamo la necessità di una conferenza dei sindaci in grado di lavorare in piena autonomia e legittimità così da poter ridisegnare quella che deve essere l’offerta di salute su tutto il territorio Piceno".