REDAZIONE ASCOLI

"Ancaranese, stop disagi". Aumentano le proteste

Dal sindaco Bochicchio al presidente Ali, Gentili: "Ponte troppo importante"

La chiusura del ponte

La chiusura del ponte

La chiusura del ponte in mattoni lungo il Tronto sta diventando un grande problema per entrambe le realtà economiche di Marche e Abruzzo. I commercianti e le aziende sul territorio stanno vivendo forti disagi per questa situazione. Il sindaco di Castel di Lama colto di sorpresa dal provvedimento di chiusura, che lo ricordiamo è stato deciso dalla provincia di Teramo, ha chiesto subito chiarimenti e l’accesso agli atti per capire la situazione. "Ogni giorno – commenta il sindaco Mauro Bochicchio – i cittadini mi chiedono quando il ponte sul Tronto in cemento sarà aperto a doppio senso e non sono in grado di dare risposte certe. Tutti si chiedono perché sia così complesso trasformare un ponte largo 7 metri a doppio senso, quando a Spinetoli esiste un ponte largo 5.52 metri a doppio senso. Lo scorso 11 agosto ho fatto una richiesta di accesso agli atti per capire perché è stato chiuso il ponte ed ho scoperto che un monitoraggio pensato per poter continuare a transitare in sicurezza sul ponte in mattoni e programmare la trasformazione di quello in cemento a doppio senso, ha invece portato alla chiusura del ponte sulla base delle misure anomale di uno dei 24 sensori installati, che gli stessi tecnici reputano sia un ‘errore strumentale’. Alla luce delle discrasie tra relazioni tecniche ed ordinanza di chiusura ho chiesto spiegazioni a tutte le autorità coinvolte".

Il sindaco Bochicchio infatti ha preso carta e penna ed ha scritto alle Province di Teramo, Ascoli, ai Prefetti di Teramo ed Ascoli, al sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti, di Castorano Rossana Cicconi, di Colli del Tronto Andrea Cardilli, di Spinetoli Alessandro Luciani e di Ancarano Angelo Panichi per mettere sotto la lente l’attuale situazione.

Sul caso è intervenuto anche Andrea Gentili, presidente Ali Marche: "La chiusura del Ponte provinciale sull’Ancaranese sta creando evidenti disagi alla vita quotidiana dei cittadini e delle attività commerciali del comune di Castel di Lama e della Vallata del Tronto. La chiusura di questo importantissimo asse viario ha infatti provocato lo spostamento di gran parte della viabilità sulla Salaria creando congestione, rallentamenti ed inquinamento lungo la vecchia statale andando a peggiorare quindi la qualità della vita di circa 30.000 cittadini senza contare le difficoltà che incontrano le attività produttive e commerciali. L’unica soluzione a breve tempo per alleviare i pesantissimi disagi è provvedere a trasformare la viabilità a doppio senso di marcia sul parallelo ponte in cemento".

Grazia Lappa