Ballarin, addio curva sud. È iniziata la demolizione

Ci sorgerà un padiglione, al cui interno verrà individuato uno spazio commemorativo: restrizioni alla viabilità nell’area di via Marchegiani .

Ballarin, addio curva sud. È iniziata la demolizione

Ballarin, addio curva sud. È iniziata la demolizione

Calcinaccio dopo calcinaccio, la curva sud dice addio a San Benedetto. È iniziata ieri mattina, davanti a nugoli di tifosi, curiosi o semplici passanti, la demolizione delle gradinate su cui è andata in scena una delle storie più importanti della Samb: quella dei supporters rossoblù, che sul manufatto di via Pigafetta hanno vissuto stagioni indimenticabili, tra le emozioni che solo il calcio può regalare, e quelle che scorrono nelle stesse vene dei sambenedettesi, spettatori privilegiati a pochi passi dal mare. Della curva, che da tempo aveva perso la sua funzione, ora non rimarranno neanche le vestigia materiali. Che sia un bene o no, sarà il tempo a dirlo: al posto del volume sorgerà un padiglione, al cui interno verrà individuato uno spazio commemorativo, perché la memoria dei fasti non vada perduta. Il cemento, i ferri e tutto il resto, invece, verranno eliminati. Poco tempo fa si valutò l’idea di conservarne una parte, ma la verità è che non c’è tempo: il progetto è stato appaltato mesi fa, e intanto non è stata approvata alcuna variazione all’elaborato. Ed è difficile credere che in questi giorni, mentre i mezzi della ditta incaricata abbattono il manufatto, venga decisa una modifica all’indirizzo stabilito. La demolizione in sé dovrebbe portare via una settimana, e nel frattempo continueranno le restrizioni alla viabilità nell’area di via Marchegiani. Dopo l’eliminazione delle gradinate, le macerie verranno triturate in loco, in modo che possano essere riutilizzate.

Per portare a temine questa fase, quindi, dovrebbe volerci un mese, passato il quale si procederà alla realizzazione delle fondamenta per i nuovi corpi. La costruzione infatti partirebbe proprio dal perimetro, per poi terminare alla metà sud della superficie. L’ex Ballarin quindi diventerà un parco per famiglie, con siepi, alberelli, panchine, percorsi, giochi, qualche piccolo corso d’acqua e persino dei laghetti, anche se questi verrebbero realizzati in un secondo momento. Con i soldi a disposizione – 2,6 milioni – si arriverà a ‘centrocampo’, dopodiché il comune dovrà raggranellare fra 1,5 e 2 milioni per completare l’opera, affinché questa non si trasformi in un’incompiuta. Nella porzione nord, quindi, oltre a aree di svago, il parco dovrebbe ospitare uno o due manufatti, che diventerebbero dei chioschi. Dove prendere risorse? Alla domanda non è ancora stata data risposta. Forse un nuovo bando, ma più probabile oneri di urbanizzazione o un altro mutuo.

Giuseppe Di Marco