Barriere fuori dagli chalet Il Comune: da rimuovere

Lettera per gli stabilimenti balneari: le opere a carattere stagionale dovevano essere rimosse entro il 31 ottobre. Protestano gli esercenti

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Barriere frangivento, recinzioni: quante di quelle presenti sul lungomare di San Benedetto sono a norma? A volersene accertare è il comune, che ieri mattina ha inviato una lettera ai gestori degli stabilimenti balneari, ricordandolo loro le norme che regolano l’installazione di questo tipo di attrezzature. Monta la protesta da parte della categoria, che chiede un incontro con l’amministrazione di Viale De Gasperi per trovare soluzioni adeguate e soprattutto prese di comune accordo. La missiva, spedita a tutte le federazioni e ai sindacati di categoria, esordisce rammentando che le opere autorizzate a carattere stagionale devono essere rimosse al termine della stagione, vale a dire non oltre il 31 ottobre.

Quest’ultime, inoltre, non possono essere posizionate prima dell’inizio della nuova stagione, che parte dal primo aprile. Gli uffici comunali inoltre fanno presente che qualora uno stabilimento si doti di recinzioni o protezioni, deve comunque garantire la massima ‘visitabilità’ degli chalet, l’accessibilità al mare e la visibilità di quest’ultimo dalla passeggiata del lungomare, in modo che l’impatto estetico delle recinzioni sia il più possibile limitato e vengano preservati il decoro e la naturalità dell’area. A corredo di suddette prescrizioni, la lettera cita il Piano Spiaggia comunale, secondo cui ogni tipo di recinzione opportunamente autorizzata dal comune, deve lasciare per ogni concessione almeno un varco di accesso sull’arenile di almeno 2,5 metri, e non devono superare 1,8 metri di altezza. Dal canto suo, il Piano Regionale di Gestione Integrata delle Zone Costiere afferma che le eventuali recinzioni devono trovarsi a 1,5 metri dai corpi di fabbrica. Tenuto conto di questo, è possibile che molte delle barriere attualmente presenti sul lungomare sambenedettese debbano essere rimosse. Tale possibilità, peraltro, era stata ipotizzata settimane fa da Mario Laureati (Azione). "Noi non vediamo la necessità di togliere le recinzioni, perché abbiamo più di mille metri di spiagge libere con relativi passaggi – afferma Giuseppe Ricci, dello chalet Stella Marina - Tenere gli stabilimenti aperti è un rischio: c’è gente che ci va a dormire, o chi li deturpa con atti vandalici. Si rischia di generare una situazione senza controllo. Ritengo questa iniziativa inutile, pertanto l’Itb chiede un incontro con l’amministrazione".

"A novembre una lettera così è una sorpresa, anche se posso capire le motivazioni degli uffici comunali – aggiunge Marco Calvaresi, del Pescatore –. Io non ho nessuna recinzione, ma a molti tutto questo creerà dei grattacapi. In tutta Italia gli chalet vengono protetti da barriere antivento. Esteticamente, è vero, queste hanno un effetto non indifferente, ma il nostro ingresso al mare è sempre garantito, non è come nel Tirreno".

Giuseppe Di Marco