Borse di studio Roberto D’Angelo Offida e l’Agraria ricordano il prof

Giornata di commozione nell’istituto dove è stato ricordato l’insegnante scomparso a marzo

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Quattro borse di studio per ricordare l’insegnante Roberto D’Angelo. Ieri è stata una giornata di lacrime e commozione all’Istituto tecnico agrario ‘C. Ulpiani’ nel ricordo del giovane professore scomparso nel marzo del 2022 a seguito di un malore. La Giunta comunale offidana stanzia 2mila euro per l’istituzione di quattro borse di studio in memoria di Roberto D’Angelo. La somma è stata erogata direttamente all’Istituto Tecnico Agrario ’C.Ulpiani’ di Ascoli, dove D’Angelo insegnava. Gli amministratori presenti hanno evidenziato che il professor Roberto D’Angelo si è prodigato nell’educazione dei giovani, trasmettendo i valori dell’istruzione come irrinunciabile patrimonio di conoscenze e soprattutto come strumento di crescita umana e relazionale, finalizzata a un apporto positivo alla vita sociale oltre che a un migliore approccio alla vita professionale. Nella scuola come nella vita sociale e politica. La presentazione del premio è avvenuta alla presenza della dirigente Rossana Moretti, gli amministratori Isabella Bosano, Davide Butteri, i familiari, mentre il sindaco Luigi Massa era in collegamento video. L’incontro si è tenuto nella cantina della scuola, il luogo che D’Angelo amava, dove ha vissuto i momenti più importanti con i suoi studenti, colleghi e amici. La dirigente Moretti ha anticipato che saranno assegnate 4 borse di studio del valore di 500 euro a coloro che si sono evidenziati per merito ed eccellenza nel settore in cui si è formato Roberto: 2 a ragazzi del 5° anno che si sono iscritti al 6° anno enotecnico e 2 a ragazzi del 6° enotecnico iscritti a un corso universitario di Viticoltura ed Enologia. Il giorno della cerimonia di consegna verrà fissato a breve. Diverse sono state le testimonianze di chi lo ha conosciuto; dal sindaco Massa secondo cui "D’Angelo era una persona che sprizzava energia da tutti i pori, dove non arrivava lanciava il cappello". D’Angelo si è contraddistinto in tutti i campi in cui si è impegnato, con passione e la sua proverbiale naturalezza, con la serietà, la competenza, il sorriso, lo sguardo. "In tutto ciò che faceva esprimeva il meglio, era un protagonista e faceva sì che anche gli altri lo diventassero". "Era il direttore della cantina e si adoperava come l’ultimo cantiniere. Ci teneva a formare una squadra unita"- "Ha lasciato un pezzo di sé a chiunque abbia collaborato con lui: chi lavora in cantina possiede una parte di ciò che Roberto faceva a 360°". Sono le tante testimonianze rese nella mattinata. Il suo è stato un messaggio che gli studenti non dimenticheranno mai: la passione, lo spendersi per qualcosa in cui si credei, provarci sempre anche al costo di sbagliare e tenere ben salde nelle mani le redini della propria esistenza.

Maria Grazia Lappa