Cartelli e striscioni polemici contro console e cavaliere

Dopo la brutta prova insulti per Zannori e per. Vitelli: "Le critiche sono importanti ma c’è un limite"

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Striscioni polemici e cartelli ironici contro il console di Porta Maggiore, David Vitelli. È quanto stato affisso, all’indomani della Quintana di luglio, davanti al ristorante di proprietà del console stesso, probabilmente da alcuni sestieranti di Porta Maggiore rimasti delusi dalla prova del cavaliere neroverde Mattia Zannori, arrivato ultimo. Non è la prima volta, in realtà, che Vitelli viene contestato, tanto che qualche anno fa fu vittima del lancio di uova durante il corteo, a seguito del quale rassegnò le sue dimissioni. Per poi tornare sui suoi passi pochi giorni dopo. A Porta Maggiore il clima è molto teso, anche perché il sestiere di via delle Terme non vince da quarant’anni, visto che l’ultimo Palio è datato 1982. E alcuni sestieranti non hanno risparmiato neanche il cavaliere, che nella serata di sabato è stato oggetto di diversi insulti da parte di un gruppo di neroverdi. Nonostante quest’anno non abbia partecipato al corteo, in quanto contagiato dal covid, Vitelli si è trovato comunque al centro delle polemiche. "Le critiche ce le meritiamo, l’importante è che siano costruttive – spiega il console di Porta Maggiore -. Gli insulti, invece, non li accetto. Né nei miei confronti né verso il cavaliere. Evidentemente, se le cose vanno male tutti gli anni vuol dire che qualche colpa ce l’avremo. Dovremo quindi cercare di non ricommettere alcuni errori. Al sestiere lavoriamo tutti gratuitamente, siamo riusciti a coinvolgere tante famiglie nelle varie attività. E questo è un bel successo. Poi, logicamente, la gente vuole vincere il Palio. E lì, purtroppo, falliamo ogni anno. Lunedì sera si è riunito il comitato e abbiamo deciso, tutti insieme, di voltare pagina e pensare già alla giostra di agosto – prosegue Vitelli -. A difendere i nostri colori sarà ancora Mattia Zannori, che nella prossima Quintana dovrà conquistarsi la fiducia per il prossimo anno. Si tratta di un ragazzo promettente ma che negli ultimi due anni sembra aver smarrito lo smalto. Non si può sempre parlare di sfortuna e ognuno deve assumersi le proprie responsabilità. Io, come console, mi assumo le mie. La colpa va sempre suddivisa tra tutti. Anche Zannori ha capito di aver commesso degli errori e mi auguro che ad agosto possa essere tutta un’altra storia".

m. p.