Bancarotta, in due nei guai

Due individui sono accusati di bancarotta fraudolenta patrimoniale per il fallimento di una società a Spinetoli nel 2014. La Procura di Ascoli li ritiene responsabili di condotte dannose consapevoli e volontarie.

Di bancarotta fraudolenta patrimoniale devono rispondere due persone, un maceratese e un siciliano, a seguito del fallimento di una società che aveva sede a Spinetoli, decretato dal tribunale di Ascoli il 17 novembre 2014. I due, difesi dagli avvocati Andrea Silvestri e Augusto Eugeni, hanno avuto un ruolo di responsabilità nella società in questione e in altre società che detenevano le quote della fallita. Il maceratese deve rispondere anche di bancarotta fraudolenta patrimoniale. Secondo l’impianto accusatorio della Procura di Ascoli, con le loro condotte nelle funzioni di amministratore e consigliere avrebbero causato il fallimento arrecando con le loro azioni pregiudizio patrimoniale della società, consapevoli e volontariamente promotori e realizzatori delle stesse, poste in essere in uno stato di dissesto e di grave esposizione debitoria della società, già evidentemente conosciuto. Sono molteplici le operazioni finite nel mirino della magistratura ascolana che vanno dalla cessione di beni della società fallita ad altra società, non terza all’organo amministrativo della prima. In discussione anche contratti di affitto dell’immobile di proprietà e sublocazioni a cifre che non hanno convinto gli investigatori.