Ciip, rischio ritocco per le bollette "Ma l’acqua dei rubinetti è buona"

Acceso consiglio comunale, durante il quale si votava il bilancio di esercizio 2021. Chiusur con un utile di 6 milioni e 639mila euro per il consorzio ma preoccupano i costi dell’energia

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"Dobbiamo far capire ai cittadini che l’acqua che scorre dai rubinetti è buona". E’ l’appello dei tecnici della Ciip, che ieri sono intervenuti nel corso dell’acceso consiglio comunale, durante il quale si votava il bilancio di esercizio 2021 del consorzio idrico. Un bilancio che si è chiuso con un utile di 6 milioni e 639mila euro, a fronte delle tante criticità affrontate dall’ente: dalla crisi idrica, che dal 2016 ha avuto ripercussioni per 13 milioni, alla contrazione di metri cubi consumati dai cittadini, che si attestano oggi sui 109 metri cubi annui contro i 150 della media nazionale, con un ricorso sempre più massiccio da parte degli utenti ad acquistare le bottiglie nei supermercati; ma soprattutto con la crisi energetica che ha visto aumentare i costi, in particolare quelli dell’energia elettrica, che sono più che triplicati. Numeri che potrebbero costringere a rivedere al rialzo le prossime bollette.

C’è poi il problema della qualità, visto che in tante occasioni dai rubinetti è uscita acqua fortemente calcarea o, nei casi peggiori, addirittura di colore marrone. I problemi sulla qualità del liquido risalgono al 2016 e alla rottura dell’acquedotto di Pescara del Tronto a seguito del sisma; di conseguenza l’acqua che scorre non è più quella sorgiva ma quella che viene prelevata dai pozzi, in particolare da quelli di Castel Trosino. Ma a tal proposito sono giunte rassicurazioni da parte dei tecnici. "Si va nei supermercati a comprare bottiglie che hanno valori simili all’acqua che prendiamo dai nostri pozzi, che certamente non è quella del Pescara alla quale eravamo abituati, ma è comunque buona – ha detto il direttore Gianni Celani –. I dipendenti del consorzio hanno lavorato duramente negli ultimi cinque anni per non far mancare l’acqua, senza spegnere mai il telefonino neanche di notte".

In apertura di seduta, però, c’erano state le critiche dell’opposizione, anche sul rinnovo delle cariche della Ciip, che oggi consentirà al presidente uscente Alati di essere eletto per la quinta volta. In particolare il capogruppo del Pd Ameli (che insieme ad alcuni Comuni del Piceno chiedeva il rinnovamento) ha criticato il sindaco Fioravanti per "non aver avuto il coraggio di cambiare, dopo 12 anni di predominio fermano, rispondendo ai diktat di partito anziché alla propria città. A sei anni dal sisma non è stata ancora trovata una soluzione sull’acquedotto".

Il primo cittadino ha replicato invece plaudendo alla grande "interlocuzione tra le parti, tra i sindaci dei due territori", affermando che "la discussione non può essere tra Fermano e Piceno" e che "politicamente ottenere la presidenza dell’Ato è stata una vittoria importante". In apertura di Consiglio, c’era stata anche la concessione della cittadinanza onoraria al generale di corpo d’Armata Adolfo Fischione.

Domenico Cantalamessa