’Cinque giorni da 30 anni’ di Zarrillo: "Ecco come è nato quel successo"

Il cantautore Michele Zarrillo festeggia i 30 anni del singolo "Cinque giorni" con un tour che toccherà Ascoli il 8 maggio. Ricorda con affetto il calore del pubblico piceno e sottolinea l'importanza della salute dopo un infarto.

’Cinque giorni da 30 anni’ di Zarrillo: "Ecco come è nato quel successo"

’Cinque giorni da 30 anni’ di Zarrillo: "Ecco come è nato quel successo"

Sono trascorsi trent’anni da quando nel febbraio 1994, uscì il singolo ’Cinque giorni’ di Michele Zarrillo: cantante, chitarrista e pianista. Il cantautore romano lo presentò al Festival di Sanremo piazzandosi al 5° posto e ora, dopo la certificazione di ‘Disco d’Oro’ e proprio in occasione del 30° anniversario, ha dato il via ad un tour dal titolo ’Cinque giorni da 30 anni’ che farà tappa al teatro Ventidio Basso mercoledì 8 maggio, alle 21.

Zarrillo, lei è già stato ad Ascoli; che ricordi ha?

"Sono stato in teatro e lo ricordo benissimo. Uno dei più belli e dalla migliore acustica. Sono stato diverse volte anche in altri comuni del Piceno e sono sempre stato accolto con grande calore e simpatia. Ho parecchi fans da quelle parti".

Lei undici anni fa ha avuto un infarto e solo grazie al tempestivo intervento di sua moglie è riuscito a salvarsi e a tornare a cantare: cosa è cambiato da quel 5 giugno 2013?

"Sicuramente c’è stato uno Zarrillo prima e un diverso Zarrillo poi. Sono cambiate le priorità e anche il mio stile di vita. Mi sottopongo a continui controlli e guardi in questo momento sto proprio andando ad una visita cardiologica di controllo".

Che sensazione prova a festeggiare questi primi 30 anni di ’Cinque giorni’?

"Da quando è uscito, il brano non ha mai smesso di piacere e ai miei concerti il pubblico è eterogeneo: si va da coloro che l’hanno conosciuto allora fino ai giovanissimi che, dopo che sono stato ospite a Sanremo, l’anno scorso, mi hanno fatto diventare molto popolare su Tik tok. Oggi tutti cantano l’amore, negli anni ‘90 decisamente meno. La musica di ’Cinque giorni’ l’avevo composta nel 1989; arrivati nel ‘94 il produttore disse che ‘era troppo bella’ e piacque anche Pippo Baudo che me la fece portare a Sanremo".

Ha notato che c’è una rinnovata tendenza dei giovani a riscoprire le canzoni dei genitori?

"Succedeva anche a noi quando ascoltavamo i vinile dai giradischi. Ci sono brani senza tempo che piacciono sempre. Lo si è visto in tante situazioni, l’ultima è ‘La rondine’ del mio amico Mango".

Ma è ‘Cinque giorni’ il suo brano che le piace di più?

"Ne ho scritti tanti, ma il disco che mi rappresenta di più è ‘L’amore vuole amore’, dove c’era di nuovo ‘Una rosa blu’. La forza di cinque giorni però la capii quando, dopo l’esecuzione della prima serata, mi chiamarono come ospite in un locale e mi chiesero poi di cantarla a braccio: la maggioranza del pubblico già la conosceva".

Chi sarà con lei sul palco?

"Ci saranno: Roberto Guarino e Andrea Valentini alle chitarre, Andrea Rongioletti alle tastiere, Danilo Fiorucci al basso, Pino Vecchioni alla batteria". I biglietti per il Concerto di Michele Zarrillo sono disponibili sui circuiti Ticketone.it e presso la biglietteria del Teatro in Piazza del Popolo.

Valerio Rosa