
Due donne avevano promesso all’uomo del sesso. Ma l’uomo si è svegliato al pronto soccorso con oltre mille euro in meno. Una è stata arrestata.
La Questura di Ascoli ha individuato le due donne che a giugno raggirarono e rapinarono un commerciante ascolano promettendogli sesso a tre a casa sua ma, una volta lì, lo hanno narcotizzato e derubato. Si tratta di due donne di nazionalità rumena domiciliate in Campania, poco più che ventenni. Le attività investigative dirette dalla Procura di Ascoli hanno determinato l’emissione da parte del Gip del Tribunale di Ascoli di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per entrambe. L’arresto di una delle due è stato eseguito a Napoli alle prime luci dell’alba di martedì scorso da agenti della Squadra Mobile della Questura di Ascoli coadiuvati dai colleghi della Squadra Mobile di Napoli. L’altra donna, invece, allo stato irreperibile, è attualmente ancora ricercata.
La prima parte della vicenda ha avuto come teatro via Montebello, a San Benedetto, dove il 50enne ascolano intorno alle 10 di mattina ha conosciuto le due belle ragazze che gli hanno proposto di passare un po’ di tempo in intimità. L’idea di poter fare sesso con due ragazze contemporaneamente ha evidentemente fatto perdere la testa al commerciante ascolano. E così intorno alle 14,30 l’uomo è rientrato ad Ascoli portando con sé una delle ragazze, mentre l’altra si è aggregata subito dopo giungendo nel capoluogo piceno per conto suo, seguendo le indicazioni che al telefono le dava l’amica che invece era sul mezzo dell’ascolano. Lui si è anche fermato in un supermercato dove ha acquistato una bottiglia di vino da bere insieme, per riscaldare ulteriormente l’atmosfera. Da buon padrone di casa ha offerto il pranzo alle giovani, preparando loro un bel piatto di pastasciutta, annaffiata col vino appena acquistato. Ma da qui in avanti per il 50 ascolano si è fatta notte. Si è risvegliato alcune ore dopo al pronto soccorso dell’ospedale Mazzoni dove è stato portato a seguito della segnalazione di un amico che, non riuscendo a contattarlo, ha dato l’allarme. Probabilmente qualche sostanza era stata diluita nel vino che l’uomo ha bevuto in vista dell’agognato triangolo del sesso. Una volta ripresosi, ha verificato che dal portamonete mancavano 500 euro, oltre alla tessera bancomat nel frattempo utilizzate per prelevare altri 600 euro. Alla fine si è ritrovato in ospedale, con 1.100 euro in meno e senza nemmeno cinque minuti di sesso. Assistito dall’avvocato Umberto Gramenzi l’ascolano ha sporto denuncia. Peppe Ercoli