Comune ordina la chiusura Autolavaggio ricorre al Tar

Diffusione di agenti contaminanti e incremento di gas di scarico: sono queste le motivazioni che hanno indotto il comune di San Benedetto a ordinare la chiusura di un autolavaggio sulla strada statale 16,a Porto d’Ascoli. La ditta però ora ha impugnato l’ordinanza del sindaco presentando ricorso al Tar. Sembrerebbe un contenzioso qualunque fra pubblico e privato, se non fosse che il suddetto autolavaggio, a detta dell’Asur avrebbe inquinato l’area circostante durante lo svolgimento delle proprie attività. L’autolavaggio in questione apriva nel novembre 2020, ma le magagne venivano a galla meno di un anno dopo. Nell’agosto del 2021, infatti, i locali dell’impresa ricevevano un sopralluogo da parte del personale del dipartimento di prevenzione, della Polizia Municipale e della Ciip. Secondo il verbale redatto in quell’occasione, il vicinato era stato esposto a imbrattamenti molesti dovuti alla nebulizzazione acquosa, impregnata di sporcizia residua. Allo stesso tempo, i tecnici rilevavano la "diffusione di contaminanti fisici, chimici e biologici, quali residui di sporco, detergenti, legionella e altri batteri e virus". Il tutto veicolato dalle particelle d’acqua sospese nell’atmosfera per l’utilizzo delle lance ad alta pressione. Infine, il verbale sottolineava come tali attività avessero incrementato i gas tossici, fra cui idrocarburi non combusti e particolato. Insomma, non proprio una cosa da niente: l’Area Vasta 5, in parole povere, sosteneva che l’autolavaggio stesse progressivamente contaminando l’area e mettendo a rischio i residenti. Il comune pertanto riceveva il verbale corredato di parere sfavorevole al prosieguo delle attività "a tutela della salute pubblica" e ne decretava la cessazione immediata da fine gennaio. La ditta però ha maldigerito l’iniziativa dell’ente, e il 17 febbraio ha depositato al Tar Marche un ricorso, chiedendo l’annullamento dell’ordinanza di chiusura. La risposta del civico 124 di viale De Gasperi non si è fatta attendere troppo: lunedì scorso il comune si è costituito parte resistente. La data dell’udienza deve ancora essere fissata.

Giuseppe Di Marco