"Coronavirus Ascoli Piceno, macchina per fare 600 tamponi al giorno"

Il governatore: "Li estendiamo agli asintomatici". Milani: "Decisione giusta, al Mazzoni siamo pronti. Da lunedì numeri importanti"

Cesare Milani, direttore dell'Area Vasta 5

Cesare Milani, direttore dell'Area Vasta 5

Ascoli Piceno, 18 marzo 2020 - «Estendere i tamponi anche agli asintomatici?". Alla domanda ha risposto ieri mattina il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, che ai microfoni di Radio 24 ha dichiarato: "Il dato emergente riguarda gli asintomatici che diffondono il contagio e quindi l’aumento dei tamponi diventa una strategia importante. Ci stiamo attrezzando nella zona di Ascoli con una macchina capace di processare 800 tamponi al giorno". Si tratta di una decisione importante, che risponde all’esigenza di fermare un contagio in ascesa. "Abbiamo una curva di crescita simile a quella della Lombardia – ha affermato Ceriscioli –. Da una parte siamo preoccupati, ma dall’altra ci stiamo rimboccando le maniche".

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A commentare le parole di Ceriscioli è anche il direttore di Area Vasta 5, Cesare Milani: "Decisione giusta – ha affermato – ci sono soggetti asintomatici che continuano a lavorare e ad entrare in contatto con altre persone, e potrebbero essere un veicolo per nuovi contagi. Fare tamponi a chi non presenta sintomi è un modo per intercettare i portatori sani". Riguardo ai nuovi strumenti per aumentare il numero dei test giornalieri, Milani si mostra propositivo: "Inizieremo presto – ha detto –. Per ora abbiamo una macchina in grado di eseguire quasi 600 test al giorno. Ciò che manca è un macchinario in grado di processarli. Da lunedì saremo in grado di arrivare a numeri importanti".

Intanto, nelle Marche, sono già stati effettuati 3.650 tamponi, tra i quali sono risultati positivi 1.371. I morti si attestano invece a quota 91, con un aumento di 22 unità, ma un dato positivo c’è. Ieri sono infatti stati dimessi dalle strutture ospedaliere 24 pazienti. Il totale dei ricoverati, quindi, si attesta a quota 708. Tra questi, 109 sono in terapia intensiva, mentre 570 in terapia non intensiva e 29 in area post critica. I pazienti positivi che si trovano in quarantena sono invece 594, a cui si aggiungono i casi e i contatti in isolamento, che a ieri erano 3862, di cui 3333 asintomatici e 529 con sintomi. In quarantena anche 392 operatori sanitari.

Sui tamponi l’ordine dei medici odontoriatri aveva inviato una lettera a Ceriscioli: "L’isolamento degli asintomatici è essenziale per riuscire a controllare la diffusione del Coronavirus e la gravità della malattia. Le attuali politiche di contenimento dello stesso devono essere riviste. Risulta infatti fondamentale identificare al più presto il più alto numero possibile di soggetti asintomatici, che sono fonte importante della malattia, per bloccare la diffusione del virus. I medici e gli infermieri – continua la terra –esposti al virus sviluppano frequentemente un’infezione asintomatica continuando a veicolare l’nfezione tra loro e ai loro pazienti. Gli ospedali rischiano di diventare zone ad alta prevalenza di infettati in cui nessun affetto è isolato. Il rischio di contagio per i pazienti e tra colleghi rischia di diventare altissimo ed esiste anche il rischio di creare delle comunità ad alta densità virale ".