
La lunga battaglia di Pacifico Barbizzi con gli avvocati. Lucio e Andrea Olivieri.
Uno dei primi a ottenere il risarcimento del Ministero dell’Economia e delle Finanze per i crimini di guerra commessi dalla Germania nazista durante la Seconda Guerra Mondiale, è stata Pacifico Barbizzi, di Cossignano. L’importante successo è frutto di una lunga battaglia legale, iniziata nel 2009 dall’avvocato Lucio Olivieri e suo figlio Andrea, di San Benedetto in numerosi tribunali, da Ascoli a Fermo, da Macerata a Pesaro, da Sulmona a L’Aquila, Isernia fino a Cassino, rappresentando centinaia di eredi di militari deportati e civili inermi uccisi dai militari del Terzo Reich. Pacifico Barbizzi, attraverso il suo impegno è riuscito ad ottenere la medaglia d’Onore per il padre Calisto che fu fatto prigioniero in Albania, dove prestava il servizio militare e deportato nei campi di lavori forzati in Germania. "La vedova di mio fratello defunto ha già ricevuto la sua parte, e l’altra metà sta arrivando sul mio conto – ha dichiarato Pacifico Barbizzi – Ringrazio tantissimo tutte le persone che mi hanno supportato in questa battaglia, in particolar modo l’ex sindaco di Cossignano, Roberto De Angelis e la dipendente del comune Gabriella Pieramici, che mi hanno dato un enorme aiuto nel raggiungimento di questo traguardo".
E’ stata una lunga battaglia quella condotta da Pacifico Barbizzi che ha anche coinvolto altri nove concittadini di Cassignano nella causa contro il governo tedesco, coinvolgendo anche l’avvocato Annarita Gallo nel filone coordinato dagli avvocati Olivieri. Ora, da circa due mesi, gli eredi delle vittime dei crimini di guerra hanno iniziato a ricevere i risarcimenti. Il Governo italiano ha disposto un fondo di 66 milioni di euro (60 del Governo Draghi e 6 del Governo Meloni). Tra gli episodi più drammatici, registratesi in provincia di Ascoli, l’uccisione di 15 persone a Montemonaco, 7 a San Marco, 4 a Castignano e San Benedetto, 12 a Massignano.
Marcello Iezzi