Covid, Murri verso il pieno. Grinta: resistiamo

In Intensiva i ricoveri più lunghi: sei persone non vaccinate. Malattie infettive a quota 29. Situazione critica al Pronto soccorso

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Restano a lungo in Terapia intensiva i pazienti più gravi affetti da Covid. Al Murri ci sono sei persone e ormai da diverse settimane, in condizioni serie, senza la protezione del vaccino. È la fotografia di quello che succede nel nostro ospedale: tutti pieni i posti letto di Terapia intensiva dedicati ai pazienti Covid, si cerca di lasciare puliti gli spazi per garantire almeno due sedute operatorie a settimana che vengono effettuate nell’ospedale (le liste di attesa si sono allungate parecchio a causa della quarat ondata) più la possibile risposta alle emergenze. "Questo è per me un punto fermo – sottolinea il direttore dell’Area Vasta 4, Roberto Grinta – dobbiamo tenere stabile la situazione, purtroppo le persone in condizioni critiche hanno bisogno di molto tempo prima di uscire dall’emergenza".

A Malattie infettive, il reparto diretto dal dottor Giorgio Amadio, al momento ci sono 29 pazienti, ma è in Pronto soccorso la situazione più critica. Ogni giorno ci sono almeno dodici persone in attesa di sapere se accedere al ricovero o tornare a casa. "Per fortuna mi dicono che non sono persone in condizioni serie – spiega sempre Grinta –, penso che riusciremo a sistemare la situazione in tempi rapidi. Sappiamo che il Pronto soccorso è uno spazio in difficoltà ma questo vale per tutte le Marche, non solo da noi, per mancanza di medici dell’emergenza. In tutto questo ci sta dando una grande mano la struttura di Sant’Elpidio a Mare". Ci sono dieci pazienti a Sant’Elpidio a Mare, condizioni stabili che possono essere gestite lontano dal Murri.

"Possiamo arrivare a 14 ricoveri (al momento ce ne sono 10; ndr) – aggiunge il direttore Grinta –, è una soluzione che ci sta davvero dando un buon aiuto. Ci sono 30 persone ricoverate invece nello spazio Covid della struttura di Campofilone, devo dire che tutti, medici, infermieri e operatori socio sanitari stanno dando davvero il massimo e per questo non finirò mai di ringraziarli".

Intanto il report dei contagi di ieri per il Fermano parla di 508 nuovi casi, numeri forti che riportano anche i tamponi antigenici rapidi positivi. Sono sei i deceduti nelle Marche, a Fermo si è spenta una donna di 84 anni, in una battaglia che non è ancora finita e che vede l’ospedale in prima linea, oggi e ormai da due anni. Secondo l’Osservatorio Epidemiologico Regionale, si sta recuperando il tracciamento, mentre dal punto di vista epidemiologico lo studio sull’andamento dell’incidenza (con la vecchia modalità) evidenzia "una prima flessione dell’incidenza (circa 17% sulla settimana passata), quindi il raggiungimento del plateau epidemico". Occhi puntati sulla scuola per vedere se nella prossima settimana ci saranno variazioni a livello epidemico.