Crisi idrica Ascoli, la Ciip chiude l'acqua di notte. Protestano i gestori dei locali

Da dopodomani serbatoi chiusi dalle 23 alle 6, ma c'è chi si troverà in difficoltà

Niente acqua nelle ore notture a partire da dopodomani

Niente acqua nelle ore notture a partire da dopodomani

Ascoli, 12 gennaio 2019 - Notti a secco nel piceno, dove in queste ore monta la protesta dei gestori dei locali. La Ciip ha infatti adottato una misura necessaria al razionamento delle risorse idriche che comporterà la chiusura dei serbatoi dalle 23 alle 6 del mattino a partire da dopodomani. Un provvedimento ritenuto indispensabile dal presidente Giacinto Alati, che ha ribadito la necessità di fronteggiare con interventi preventivi una situazione di emergenza. quella dovuta alle conseguenze dei recenti eventi sismici che hanno ridotto la portata delle sorgenti.

Ma la misura, seppur indispensabile, preoccupa decisamente i proprietari dei bar e dei ristoranti, costretti ad usare l'acqua proprio nelle ore notturne per lavare centinaia di piatti e bicchieri. «Il problema è serio – dice Nives Nespeca, titolare del ristorante 'Il Desco' e del bar pasticceria 'Boccascena' – non sappiamo ancora come attrezzarci per fronteggiare la situazione. Al Boccascena non disponiamo dell'autoclave, mentre al ristorante abbiamo un serbatoio che però non credo possa essere sufficiente.

Forse la Ciip dovrebbe posticipare l'orario di chiusura dei serbatoi». Anche Sandro Fiori, proprietario del pub 'Birroteca 57' è rimasto basito nell'apprendere la notizia: «Con un'attività di questo tipo – afferma – restare senz'acqua può diventare drammatico. Io chiudo molto tardi, e questo vuol dire che sarò costretto comunque a svegliarmi molto presto la mattina per recuperare le lavastoviglie che non ho potuto fare la sera prima. La cosa che mi sorprende è che la Ciip non ha ancora fatto luce sulla durata del provvedimento».

Più ottimista Marco Cicconi, coordinatore dei servizi del caffè Meletti: «Prima di esprimere un'opinione aspettiamo di vedere come va – ha detto – il flusso dei clienti al momento non è eccessivo. La Ciip ha fatto bene ad aspettare che terminasse il periodo delle feste. Sicuramente, se c'è un'emergenza bisogna adattarsi. Noi comunque abbiamo un'autoclave, non sappiamo ancora se la sua portata sarà sufficiente, ma staremo a vedere». A sentirsi 'fortunato', nonostante tutto, è invece il bar 'Lorenz': «Abbiamo avuto molti problemi dopo il terremoto – spiega il titolare Primo Valenti – e siamo in fase di ristrutturazione. Per questo abbiamo un'operatività ridotta e lavoriamo solo nel week-end. Non credo che sentiremo la mancanza dell'acqua, viste le circostanze, ma se fossimo stati operativi al 100%, la situazione sarebbe stata grave».

Insomma, le previsioni non sembrano proprio rosee per chi lavora nel mondo della ristorazione. E le cose non migliorano di certo se si guarda al settore alberghiero. «Siamo in apprensione – dice Debora Marinelli, addetta alla reception dell'Hotel Guiderocchi –, l'autoclave non credo possa essere sufficiente a coprire tutto il fabbisogno. Oltre alle camere, infatti, abbiamo anche il ristorante». Ma c'è anche chi l'autoclave non ce l'ha proprio, come 'Di Sabatino Resort', che per la prossima settimana è addirittura al completo. «Non sappiamo come fare – dice la titolare – dobbiamo ancora avvisare i clienti e vorremmo sapere fino a quando durerà questa storia».