Dalla Legion d’onore ai colori bianconeri

Il progetto sarà presentato a Roma martedì 23 alle 18 al Ministero della Cultura, nella sala Spadolini

Dalla Legion d’onore ai colori bianconeri

Dalla Legion d’onore ai colori bianconeri

‘Una passione due nazioni’. Cino Del Duca è stato un ponte meraviglioso tra Italia e Francia. Sarà presentato a Roma martedì 23 il progetto che vedrà la realizzazione di un biopic sulla fantastica vita di un personaggio incredibile partito dal niente e arrivato a creare un autentico impero. L’appuntamento è previsto per le ore 18 al Ministero della Cultura, nella sala Spadolini (via del Collegio Romano, 27). Rai Documentari e Superangeli2 Srl presenteranno il documentario ideato dall’idea di Paola Severini Melograni, scritto da Giuliano Compagno con la consulenza critica-cinematografia di Steve Della Casa e la consulenza storico-letteraria di Claudio Siniscalchi. Regia e montaggio a cura di Roberto Dassoni. Un prodotto che consentirà di veicolare le Marche e il Piceno sui grandi schermi offrendo un’imperdibile occasione di rilancio per questo incantevole territorio. A contribuire alla realizzazione sono stati Ministero della Cultura, Ambassade de France en Italie, Fondation Simone et Cino Del Duca, Rai Documentari, regione Marche, fondazione Pietro Nenni, fondazione Lelio e Lisli Basso, QN - Il Giorno, comune di Ascoli, comune di Montedinove, Bim Tronto e Pio Sodalizio dei Piceni. Nell’occasione ci sarà anche la preziosa partecipazione dell’ambasciatore francese Martin Briens.

La storia parla di un ragazzo di Montedinove che muove i suoi primi passi come fattorino e venditore di dispense porta a porta. Le sue capacità di anticipare il futuro, le ambizioni e una buona dose di fortuna faranno tutto il resto. La sua "presse du coeur" sconvolgerà la Francia e renderà l’onore ai tanti ‘rital’ o ‘macaronis’ italiani emigrati. Cino Del Duca creerà ‘La Moderna’ (poi casa editrice Universo). Contraddistinto da un’indole rivoluzionaria deciderà di restare sempre antifascista e non piegarsi mai a Mussolini. Sue alcune famose pubblicazioni come ’il Monello’, ’l’Intrepido’ e ’Stop’. A seguire ecco il ’Corrierino’, figlio del ’Corriere della Sera’. Nel ’38, dopo il fallimento della sua casa editrice italiana, si trasferisce in Francia, dove otterrà i più grandi riconoscimenti: la Legion d’Onore, la Croce di Guerra e la Médaille de la Reconnaissance Française. Nel ‘56 arriva la nascita del quotidiano ’il Giorno’ con Gaetano Baldacci ed Enrico Mattei.

A lui e al fratello Lillo è intitolato lo stadio di Ascoli. Anche nel campo calcistico riuscì a dare il suo contributo vincente dando vita alla famosa Del Duca Ascoli.

mas.mar.