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Di Carlo predica calma: "La squadra ha lottato"

Mister Di Carlo prova a tenere duro nonostante il buio più totale. È innegabile quanto possa essere complicato cercare di...

Di Carlo predica calma: "La squadra ha lottato"

Di Carlo richiama i suoi

Mister Di Carlo prova a tenere duro nonostante il buio più totale. È innegabile quanto possa essere complicato cercare di sprizzare ottimismo quando intorno lo scenario resta drammatico. Sicuramente non era questo l’avvio che lo stesso tecnico poteva immaginare alla guida del Picchio. La fortuna e il calendario di certo non hanno aiutato mettendo sulla tabella di marcia un trittico di incontri particolarmente complicati come Pescara (1-2), Ternana (3-1) e Perugia (0-1). Il trend di zero punti in tre gare però ha visto la squadra scivolare addirittura in zona playout. Ecco così allo stato attuale dei fatti è divenuto impossibile parlare di campionato di vertice o percorso importante come il direttore sportivo Emanuele Righi aveva dichiarato pubblicamente illudendo un po’ tutti. "La classifica non bisogna guardarla, ma allo stesso tempo va anche guardata – ha commentato al termine del match col Perugia -. E oggi ci dice che l’Ascoli deve giocare per la salvezza. Da tre partite che sono qui è vero che siamo cresciuti un po’ nel gioco, ma la situazione attuale dice questo. Abbiamo provato a fare la partita poi ci sono i dettagli che possono fare la differenza. Siamo arrabbiati, non meritavamo di perdere. Le prime occasioni create sono state le nostre. Non possiamo assolutamente dire che non abbiamo giocato e lottato. Nel primo tempo a tratti abbiamo comandato. Con i tre cambi nella ripresa ho provato ad alzare il ritmo. Le tre sconfitte consecutive fanno malissimo, ma le prestazioni sono in crescendo sotto certi aspetti".

Nonostante il lavoro settimanale profuso da Di Carlo restano ancora tanti, forse troppi, gli aspetti sui quali dover mettere mano per invertire la rotta. Partendo da un reparto difensivo che continua ad incassare gol con eccessiva facilità per poi buttare un occhio anche sull’attacco dove l’unico in grado di poter far male agli avversari resta soltanto Corazza. Tutto chiaramente è generato da un organico fondamentalmente non all’altezza. "Creare tante palle per fare un gol è un aspetto da rivedere – ha proseguito -. Dobbiamo sicuramente migliorare e capire che è necessario iniziare a giocare in maniera più sporca, magari facendo qualche fallo in più. Corazza è un giocatore forte e intelligente, ma è la squadra che deve aiutarlo servendolo di più. Sta a me cercare di fare in modo che un giocatore così possa essere rifornito con maggior continuità".

mas.mar.