Fermo a piccoli passi, seguendo San Bartolomeo

contrada storica di Fermo. Bellum et Amor il suo motto. Rosso e Nero i suoi colori. Nuovo priore è Gian Luca Iervicella, giovane, tranquillo, dinamico. Con il suo direttivo continua l’opera di collaborazione con la scuola materna del Tirassegno. La zona del Tirassegno è il luogo dove trova ospitalità la contrada. "Il nostro progetto – spiega Gian Luca, che sta prendendo le misure nel nuovo incarico – è stato ribattezzato "Fermo a piccoli passi"". Lo scopo è quello di far conoscere e divulgare, come possibile, tra i bambini dell’Istituto comprensivo "Fracassetti-Capodarco" la storia della contrada "attraverso incontri con la corporazione dei "Tintori" per la scoperta dell’uso del fuoco". Tintori, perché la Contrada attraversa corso Cavour che, nel Medio Evo era la sede delle apothecae, vale a dire delle botteghe e quindi anche degli artigiani, come appunto i tintori, ruolo importante per la manipolazione delle stoffe. Altra iniziativa è quella che ha visto, ai primi di marzo, i bambini della scuola dell’infanzia San Salvatore incontrarsi con i tamburini della San Bartolomeo. Occasione per "sperimentare, ascoltare e provare il ritmo dei tamburi che venivano usati ai tempi di Saporoso Matteucci, il comandante, ammiraglio e costruttore fermano". Non mancherà nel prossimo futuro la visita nelle scuole dei giovani sbandieratori di Contrada che si esibiranno per mostrare ai ragazzini l’importanza di conoscere i venti, la loro provenienza, la loro forza, e il linguaggio della bandiera. Tra gli obiettivi ripresi da Gian Luca e dal suo direttivo, e già avvertiti come importanti dai precedenti priori, c’è quello della "ristrutturazione della sede di contrada, - spiega Iervicella - visto che purtroppo attualmente San Bartolomeo non può vantarne una propria". Per cui "stiamo procedendo con l’aiuto dell’amministrazione comunale per la ristrutturazione del palazzo del Tirassegno". Con quale finalità? La finalità, aggiunge il nuovo priore, è quella di sviluppare sempre di più "un punto di ritrovo e di svago a disposizione di tutti i contradaioli, dai più piccoli ai più grandi. Per farla breve, puntiamo a coinvolgere e rendere partecipi i ragazzi della nostra zona alla sana vita di contrada". Il "sana" è ripetuto con forza da Gian Luca, come a dire: la nostra azione è anche educativa, serve a far crescere le persone, e quando una cosa serve a questo scopo si crea coesione, gruppo, si rafforza l’amicizia e ci si prepara alle belle avventure estive della Cavalcata dell’Assunta.

Adolfo Leoni