E’ stata una mattinata davvero ricca di emozioni e di esperienze vissute dai ragazzi della sezione sportiva del Liceo Scientifico ‘A. Orsini’ di Ascoli. Ispirati dai racconti narrati nel libro ‘Testardi senza gloria’, gli alunni dello Sportivo hanno illustrato i loro progetti realizzati con un grande spirito di gruppo che ha superato anche la suddivisione in classi. A fare gli onori di casa, nella Sala della Ragione di Palazzo dei Capitani è stato l’assessore allo sport Nico Stallone alla presenza degli autori del libro Marco Muscará e Daniele Carboni, dell’editore della Casa Editrice ‘Efesto’ Alfredo Catalfo e della dirigente scolastica Cinzia Pettinelli. Presenti anche i giornalisti sportivi Giuseppe Ercoli, Armando Falcioni e Valerio Rosa. I ragazzi sono stati coordinati nel loro lavoro dai docenti: Barbara Rucci, Domenico ‘Mimmo’ Chiovini, Maria Cristina Calvaresi, Laura Maiolino. La professoressa Calvaresi ha introdotto la serie di interventi dei ragazzi ricordando come lo Scientifico Sportivo è una vera eccellenza del territorio e, seppure non preveda lo studio del latino, ha comunque una grande valenza anche sul piano della conoscenza del Diritto e dell’Economia nella formazioni di nuovi manager e avvocati. L’evento è servito anche come occasione per scoprire ancora una volta i talenti dei nostri giovani impegnati a promuovere una formazione che unisca cultura e attività sportiva, elementi essenziali per crescere cittadini di domani.
Ospiti d’onore tre vecchie glorie dell’Ascoli Calcio: Massimo Silva, Flavio Destro e Giuseppe Carillo. I tre ex calciatori si sono rammaricati di non aver avuto la possibilità di poter studiare in un Liceo Scientifico Sportivo, hanno raccontato la loro esperienza, i sogni da bambini e la gioia di arrivare a giocare in Serie A e si sono poi soffermati nella loro attuale esperienza di allenatori e di formatori. I ragazzi hanno presentato un bel video sulla storia dello stadio ‘Del Duca’ e le ragazze del calcio a cinque hanno raccontato la loro performance che le ha portate a vincere lo scorso anno il titolo studentesco di Campionesse italiane. "Nello sport bisogna essere testardi – ha sottolineato la professoressa Calvaresi – ambiziosi e pronti al sacrificio per dare tutto e per rialzarsi dopo le sconfitte, ma nello sport la presunzione e l’arroganza non sono ammessi. I grandi campioni, e chi vince nella vita ha l’umiltà di mettersi al servizio degli altri e questa è la lezione più grande".