
La fusione tra Comuni non convince neanche il Partito Democratico. A intervenire, sull’argomento, è anche il segretario provinciale del Pd...
La fusione tra Comuni non convince neanche il Partito Democratico. A intervenire, sull’argomento, è anche il segretario provinciale del Pd piceno, Francesco Ameli. "La fuga dalle aree interne e il calo demografico colpiscono duramente il nostro territorio – spiega l’esponente dem -. La provincia di Ascoli è al terzo posto in Italia tra le zone maggiormente colpite dallo spopolamento, con un decremento di residenti pari al 13,1% negli ultimi dieci anni. Un dato che deve far riflettere e soprattutto agire. Di fronte a uno scenario preoccupante, con una società che invecchia, una popolazione sempre più mobile e lo spostamento costante verso la costa, è necessario costruire risposte integrate, capaci di dare futuro e servizi ai cittadini delle aree interne. Serve una nuova visione territoriale: da un lato è fondamentale tutelare i campanili e le identità delle comunità locali, dall’altro bisogna superare la logica dell’isolamento. Ancor prima di parlare di fusioni, è quindi indispensabile che i Comuni si mettano insieme, condividano i servizi, facciano squadra, pur mantenendo la propria storia e le proprie tradizioni. Non possiamo più permetterci di ragionare solo su Ascoli come entità a sé stante – prosegue Ameli -. Dobbiamo costruire una grande area metropolitana del Piceno, omogenea dal punto di vista dei servizi e capace di garantire qualità della vita e opportunità per tutti. Oggi questa rete non esiste, ed è una delle cause della crisi che viviamo e della poca appetibilità in termini di servizi. Occorre aprire una nuova stagione di collaborazione tra territori e tra sindaci, basata su strategie di lungo respiro. Solo una visione comune può portare crescita. Le dinamiche demografiche ci impongono di ripensare le azioni di tutti i Comuni – conclude Ameli -. Non possiamo restare fermi mentre il territorio si svuota".
m.p.