"I nostri produttori come guerrieri"

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"Dopo lo stop della pandemia ci sentiamo più forti di prima". Così Armando Falcioni, direttore Consorzio Vini Piceni, alla vigilia di Vinitaly. "Un territorio vocato all’enologia da 2.500 anni, la fierezza e la determinazione dei nostri produttori ‘guerrieri’ che ogni giorno affrontano una battaglia diversa nel fronte del mercato mondiale. Qualità uniche – spiega Falcioni – che ci spingono a valorizzare sempre di più i nostri vini, amati e apprezzati in tutto il mondo. Il forte radicamento alla nostra origine si evidenzia anche nella scelta di aver puntato su vitigni autoctoni come Pecorino, Passerina e Montepulciano, che costituiscono la base delle nostre denominazioni di origine senza farsi ammaliare dalle sirene dei vitigni internazionali. Per questo abbiamo deciso di debuttare al Vinitaly di Verona con la nuova campagna di comunicazione e a far vivere una nuova rivoluzione nel mondo dei vini Doc e Docg italiani, tra i più apprezzati al mondo. Forte di una propria identità territoriale, il Consorzio nel ventennale della sua costituzione, torna ad affermare l’autenticità dei suoi vini, in modo nuovo e originale". La nuova campagna di comunicazione ‘Piceno Veritas’, letteralmente ‘Nel Piceno c’è la verità’, gioca con l’espressione latina ‘In Vino Veritas’: "La tradizione – conclude Falcionii – dei vini piceni si rafforza di un’identità contemporanea e rivive nelle gesta e nelle mani dei vignaioli che, ogni giorno, guidano la tradizione millenaria verso il futuro e, come gli antichi guerrieri piceni, lavorano con coraggio, forza, orgoglio e determinazione. Nel ritratto spiccano i simboli della storia picena rivisitati in chiave moderna: un guerriero vignaiolo, un elmo storico, un calice sfoderato come una spada. Nasce così l’identità di un vino contemporaneo che supera la storia, come cita il payoff della nuova immagine: ‘Alcuni vini invecchiano, i nostri passano alla storia’".