Il centrodestra diserta le urne, Piunti sconfitto

L’imprenditore del Paese Alto recupera 35 punti percentuali al primo cittadino uscente, ma all’appello mancano i voti dei partiti

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Antonio Spazzafumo è il nuovo sindaco di San Benedetto: con un ribaltamento a dir poco clamoroso, l’imprenditore del Paese Alto recupera 35 punti percentuale sul primo cittadino uscente, battendolo di 8 lunghezze abbondanti. Ed è in una giornata particolare, quella in cui l’imprenditore del Paese Alto riesce ad espugnare viale De Gasperi. Tutto diventa chiaro dopo lo scrutinio dei primi seggi, che danno lo sfidante ampiamente sopra il sindaco uscente nelle sezioni del centro, come le scuole Curzi e Piacentini, notoriamente roccaforti di Piunti. La tendenza, con il passare dei minuti, continua ad essere confermata dai nuovi dati in arrivo, finché lo scostamento si gioca sui decimali. In uno dei pomeriggi autunnali più godibili di quest’anno, i primi sostenitori di Spazzafumo cominciano ad affluire in comune, chi piangendo, chi alzando striscioni e sventolando bandiere. Alle 17 la partita è già chiusa: Antonio Spazzafumo 54,27%, Pasqualino Piunti 45,73%. La gioia è incontenibile: il fondatore di Linea Ufficio, barricatosi in azienda fino allo scrutinio dell’ultimo seggio, arriva di fronte alla sede municipale, in un bagno di folla che sfoga tutto il nervosismo accumulato negli ultimi mesi. A centinaia accorrono, anche perché si comincia a stappare spumante ed affettare una profumata porchetta, che improvvisamente si materializza all’entrata del municipio. Tanti i maggiorenti che non riescono a trattenersi. "Noi siamo stati quelli che hanno fatto il passo indietro – commenta Fabio Urbinati – Ma non lo rivendico affatto: mi sono fatto da parte perché sentivo che la città avesse bisogno di qualcosa di diverso. Piunti ha lasciato San Benedetto con nessun risultato concreto. Dall’altra parte, purtroppo, il centrosinistra si è lacerato e diviso in mille rivoli. Ora c’è Antonio, e sono sicuro che sarà il sindaco di tutti, a servizio di tutti".

Protagonista assoluta di questa tornata è stata l’affluenza, molto bassa: al secondo turno ha votato il 46,39% degli aventi diritto, ovvero 10 punti in meno del 4 ottobre. Spazzafumo, pertanto, diventa sindaco per l’espressione di 18.733 voti, di cui 9.916 a suo favore. "Le proiezioni sull’affluenza mi hanno dato un certo ottimismo – spiega Giorgio De Vecchis (San Benedetto Viva) - considerando il calo fisiologico dei voti era prevedibile capire come sarebbe andato. Quello che è successo oggi apre il tema dei partiti. Sono passati 20 anni dalla giunta Martinelli, il quale non ebbe problemi di natura amministrativa, ma politica, creata da partiti. La sua inesperienza fu quella di far entrare le guerre dei partiti dentro l’amministrazione e credere alle loro fatue promesse". L’analisi lascia spazio a ben poche repliche: chi non ha dato il proprio contributo al successo di Piunti sono stati proprio i partiti. Considerando che Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega, al primo turno, lambivano il 33%, l’insuccesso di ieri è in parte una loro responsabilità. E’ presumibile, infatti, che buona parte dei candidati esclusi al primo turno non siano tornati alle urne per lo spareggio. Un segnale, in tal senso, lo dava l’assenza di Giorgia Meloni nella campagna elettorale.

Ma al netto di questo, i meriti sono prima di tutto di chi vince. "Abbiamo battuto le bande del centrosinistra e affondato la corazzata della destra – esulta Domenico Pellei (Centro Civico Popolare) - Oggi è il giorno zero della politica di San Benedetto: si superano le logiche di partito e vince la partecipazione autentica dei cittadini alla politica". Cosa accadrà nei prossimi giorni? Spazzafumo e soci si dicono già pronti a completare il mosaico della giunta, che probabilmente premierà Centro Civico con due assessori, mentre agli altri ne andrà uno ciascuno. Adesso, però, è il momento di fare baldoria. "Mi aspettavo questo risultato – conclude Vincenzo Amato (Rinascita Sambenedettese) – abbiamo sempre creduto al buon esito e sono contento di essere stato anche io a scegliere il candidato sindaco. Inutile dire che la nostra è una proposta per tutta la città e quindi cercheremo l’appoggio di tutti".

Giuseppe Di Marco