"Il commissario resti, no a uno stop adesso"

Il sindaco di Arquata Michele Franchi sulla prossima scadenza di Legnini: "Per noi è fondamentale l’approvazione dei piani di recupero"

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Teoricamente, il 31 dicembre scadrà il mandato del commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini. Il suo posto, in base alla volontà del nuovo Governo guidato dalla premier Giorgia Meloni, potrebbe essere preso da qualcun altro o, addirittura, potrebbe essere perfino rimossa la struttura commissariale che venne invece introdotta nel 2016, dopo il terremoto che seminò morte e distruzione in tutta Italia, distruggendo anche il borgo di Arquata. E proprio dal borgo piceno, negli ultimi giorni, si è alzato un coro unanime a favore di Legnini, visto che le tante associazioni del territorio hanno inviato una lettera proprio alla premier, chiedendo di confermare il commissario almeno per un altro anno. Ciò, ovviamente, al fine di portare a compimento l’opera di ricostruzione post sisma che, proprio nel corso degli ultimi anni, è cominciata a decollare. A schierarsi al fianco di Legnini è anche il sindaco di Arquata, Michele Franchi, che nei giorni scorsi ha incontrato il commissario a Roma per fare il punto della situazione. "Parliamo di un uomo che ha sempre collaborato con tutti, ottenendo grandi risultati – conferma Franchi -. È riuscito a snellire le pratiche burocratiche, ad ascoltare i territori, ad andare incontro alle varie comunità di tutto il centro Italia terremotato e a far da tramite con il Governo nel migliore dei modi. Personalmente, mi auguro che si possa proseguire con il commissario Legnini. Ma qualsiasi altra scelta verrà fatta, la nostra amministrazione comunale si metterà a disposizione. Abbiamo collaborato con tutti coloro che si sono succeduti, nel corso di questi sei anni: da Errani a Farabollini, dalla De Micheli allo stesso Legnini".

Il sindaco arquatano, poi, sposta l’attenzione anche su un altro aspetto, altrettanto importante per il futuro del borgo piceno. "Al di là di quelle che saranno le scelte del Governo in merito alla struttura commissariale – precisa, infatti, Michele Franchi –, per noi è fondamentale l’approvazione dei piani di recupero. Questa, con ogni probabilità, avverrà il prossimo 2 dicembre. Inoltre, attendiamo l’ordinanza speciale che riguarda le sei frazioni perimetrate, visto che quella relativa al capoluogo era stata già emanata. Mi auguro che tutto ciò che è stato richiesto a Regione, Usr e commissario venga confermato. E che la stessa venga approvata in cabina di coordinamento. In particolare – conclude il sindaco di Arquata –, abbiamo richiesto circa 35 milioni di euro per garantire, da subito, alcuni servizi essenziali proprio in queste frazioni, perché riteniamo indispensabile il fatto che non venga lasciato indietro il nostro comune, che indubbiamente è stato quello più ferito, in tutte le Marche, dal terremoto".

Matteo Porfiri