"Il conto è salato pure nelle casette"

Migration

A pagare a caro prezzo le conseguenze del repentino aumento delle bollette è anche il comune terremotato di Arquata. "Con l’inverno ormai alle porte credo sia difficile poter sostenere questi costi – conferma il sindaco Michele Franchi –. Mi auguro, quindi, che il Governo possa fare qualcosa per aiutare i nostri territori, che sicuramente sono più svantaggiati rispetto a tanti altri. Non voglio essere noioso, ma ricordo che noi stiamo ancora scontando le conseguenze del terremoto che, il 24 agosto di sei anni fa, ha sconvolto le nostre vite e distrutto le nostre case. Poi, quando cominciavamo a intravedere un briciolo di speranza verso il futuro, ci si è messo il covid a rovinare di nuovo tutto. La nostra è un’area disagiata e dal Governo ci aspettiamo una mano concreta. Nell’immediato. Non si può aspettare. È doveroso che si faccia il possibile per abbattere i costi". Il sindaco arquatano, poi, alza la voce anche a nome di tutti coloro che vivono nelle casette e che non hanno affatto intenzione di sostenere spese eccessive, soprattutto per i riscaldamenti e per la luce, nel corso della stagione invernale che ormai è davvero alle porte. "Per il momento l’aumento c’è stato e le persone cercheranno di pagare – spiega Franchi –, ma sono sicuro che se si dovesse andare avanti così sorgerebbero diverse problematiche. Quindi, mi auguro che la problematica venga prontamente risolta da chi ci governa. Altrimenti toccherà a noi sindaci promuovere una manifestazione significativa e farci sentire per tutelare la nostra gente. Le tariffe, ormai, sono troppo alte anche per il Comune. Quando riapriranno le scuole, infatti, ci aspettiamo bollette ancora più elevate. E ciò, soprattutto sul nostro territorio, ancora ferito dal terremoto, non è proprio accettabile. E pensare che, in questi anni, abbiamo attuato politiche destinate proprio al risparmio energetico".

m.p.