
I dirigenti del Guastaferro, del Leopardi e del Capriotti alzano la voce: "Le aziende hanno espresso tante volte la necessità di più tecnici".
San Benedetto bussa alla porta della Regione Marche: i nuovi corsi richiesti da tre istituti scolastici verranno attivati in riviera? Intanto il vertice di Viale De Gasperi ha deciso di spronare Palazzo Raffaello a prendere in considerazione la proposta, inoltrata dai plessi alle autorità competenti, vale a dire il consiglio provinciale e l’ufficio scolastico regionale. L’assise di Palazzo San Filippo, dal canto suo, ha già approvato l’istanza, che è ora passata all’Usr. E l’ampliamento dell’offerta formativa nelle scuole secondarie di secondo grado di San Benedetto è stato portato in consiglio comunale da Luciana Barlocci, che sabato scorso ha proposto una mozione, poi approvata all’unanimità, che appunto impegna l’amministrazione a farsi carico di questa istanza. Nello specifico, quella di tre istituti: da una parte il ‘Guastaferro’ ha richiesto l’istituzione dei corsi di ‘Meccanica, meccatronica ed energia (articolazione meccanica-meccatronica e energia)’, ‘Elettronica ed elettrotecnica (articolazione automazione)’ e ‘Sistema Moda’, mentre l’Istituto ‘Capriotti’ il nuovo indirizzo di studio denominato ‘Istituto tecnico-economico quadriennale Indirizzo amministrazione finanza e marketing’ e infine l’Istituto ‘Leopardi’ l’attivazione del Liceo musicale e del liceo coreutico. Domande la cui importanza viene rimarcata dagli stessi dirigenti: "Il fabbisogno nasce dal fatto che il liceo classico ha necessità di mettere in scena degli spettacoli, in riferimento allo studio della tragedia e della commedia greca e latina – ha detto Maurilio Piergallini (‘Leopardi) – e per fare degli approfondimenti da un punto di vista didattico, riguardo la parte musicale e coreografica, cercando di rispettare filologicamente le opere in esame. Credo che nel territorio ce ne sia bisogno, e spero che, qualora venisse attivato il corso, ci sia una risposta positiva così che tanti ragazzi di oggi e del futuro se ne possano avvantaggiare". L’assise provinciale ha dato parere positivo: ora si attende quello sovraordinato.
"Tutto parte da un’esigenza che ci è stata espressa a più riprese dalle aziende – spiega Marina Marziale (‘Guastaferro’) – le quali ci chiedono dei tecnici di profilo più elevato: per averli bisogna attivare un apposito corso. Un esempio, in tal senso, è la nostra richiesta sul settore moda: relazionandoci con la Cna Picena, ci è stata rappresentata la necessità, fortissima, di avere delle persone tecnicamente preparate in quell’ambito. Avere la scuola sul proprio territorio apre altre scelte ai genitori, che magari non se la sentono di far viaggiare i figli per troppo tempo sul bus, e di metterli nelle condizioni di doversi svegliare molto presto al mattino".
"La nuova legge 121, per la filiera tecnico-professionale prevede questa nuova opportunità – conclude Enrico Piasini (‘Capriotti’) – Opportunità che poi porta ad avere una maggiore formazione tecnico-pratica e anche maggiori possibilità lavorative. Il nostro istituto è molto trasversale: un’azienda di qualsiasi settore merceologico ha bisogno di una struttura commerciale, quindi contabilità e marketing".
Giuseppe Di Marco