Il Piceno che cresce "Un patto tra industria, agricoltura e pesca Conquistiamo mercati"

L’assessore regionale Antonini: "Il nostro elemento di forza è la biodiversità, ma occorre capire come questi prodotti possano essere utilizzati al meglio. Patrimonio da valorizzare".

Il Piceno che cresce  "Un patto tra industria,  agricoltura e pesca  Conquistiamo mercati"

Il Piceno che cresce "Un patto tra industria, agricoltura e pesca Conquistiamo mercati"

di Vittorio Bellagamba

Il Piceno è uno dei poli agroindustriali più importanti d’Italia. Numerose produzioni tipiche che vengono lavorate e conservate da mani sapienti caratterizzano il tratto distintivo di una biodiversità apprezzata sia nei mercati nazionali e sia nelle piazze internazionali. "Un patrimonio che va tutelato e valorizzato" come ci ha detto l’assessore regionale Andrea Maria Antonini il quale ha aggiunto: "Intendo avviare un’approfondita analisi sulla vocazione dei diversi territori da dove provengono i prodotti che sono alla base delle eccellenze enogastronomiche che caratterizzano l’offerta del Piceno". Con l’obiettivo?

"Di creare quelle filiere o di implementare quelle già esistenti con lo scopo di evidenziare e valorizzare i nostri punti di forza nel settore primario ovvero nell’agricoltura e nelle pesca. Il nostro elemento di forza è la biodiversità, ma occorre capire come questi prodotti possono essere utilizzati al meglio. Penso ad esempio ad alcuni prodotti del Piceno che possono essere utilizzati anche nell’industria della cosmesi".

Un nuovo patto tra il settore primario e l’industria?

"Certamente, occorre dare un nuovo importante impulso al comparto partendo proprio dal connubio tra agricoltura e industria che ha storicamente decretato il successo della produzione del Piceno".

Con il supporto degli enti che operano nel settore?

"Nel Piceno hanno la propria sede importanti realtà che possono supportare lo sviluppo del sistema agroalimentare. Per quanto riguarda la ricerca e la formazione, ad esempio, l’istituto agrario di Ascoli oltre alla funzione svolta dagli atenei come la facoltà di Agraria dell’Università Politecnica delle Marche. Nel settore della ricerca il ruolo svolto dal Crea di Monsampolo. Nella logistica la funzione svolta dal Caap Centro Agroalimentare Piceno di Porto d’Ascoli, del Centro Ortofrutticolo du Montalto delle Marche fino all’Enoteca Regionale di Offida. Strutture in grado di assicurare un grande e importante supporto alle imprese".

È importante anche il ruolo di coloro che lavorano i prodotti agroalimentari?

"La capacità degli uomoni e delle donne del Piceno di lavorare e conservare i prodotti agroalimentari è stato da sempre un patrimonio per il nostro territorio e nel contempo un importante fattore competitivo per una serie di ragioni. Innanzitutto con la loro maestria sono riusciti a creare dei prodotti unici apporezzati da sempre, ma nel contempo hanno creato quello stile di vita tipico del Piceno dove la bellezza dei territori è esaltata dal mangiare bene e sano creando un mix che si traduce in una qualità della vita elevatissima che tutti ci invidiano".

Un prodotto integrato che può essere venduto anche all’estero?

"Certamente la Regione Marche d’intesa anche con la Camera di Commercio è impegnata proprio a supportare le aziende che vogliono conquistare nuovi mercati attraverso il sostegno alla partecipazione a fiere e manifestazioni internazionali e i risultati sono concreti".