Monteprandone, incidente mortale. L'investitore era ubriaco

La tragedia in via della scopa. Il ragazzo, positivo di poco all’alcol test, è sotto choc in ospedale

SOCCORSI L’uomo camminava in via della Scopa quando è stato travolto dall’auto

SOCCORSI L’uomo camminava in via della Scopa quando è stato travolto dall’auto

Monteprandone (Ascoli), 23 dicembre 2018 - Travolto e ucciso da un’auto mentre camminava lungo via della Scopa a Centobuchi di Monteprandone, non distante dal passaggio a livello. La vittima è Selim Selmani, uomo di 58 anni, d’origine albanese, che viveva con la famiglia nelle vicinanze del luogo della disgrazia. Al volante dell’auto, una Fiat 500, si trovava G.C. ventinovenne del luogo. Al controllo con l’etilometro è stato trovato con un tasso alcolico superiore alla norma, seppure di pochissimo, per cui la polizia stradale di San Benedetto, che ha eseguito i rilievi tecnici, l’ha fatto sottoporre ad accertamenti clinici nell’ospedale, dai quali è emerso che il giovane stava guidando in stato d’ebbrezza.

In questi casi scatta il reato di omicidio stradale, il cui arresto è facoltativo da parte delle forze dell’ordine operanti che sembra abbiano deciso di non arrestare il giovane che è disperato e piange, raccontano i medici. A nulla, purtroppo, sono serviti i tentativi di rianimare l’uomo che è stato scaraventato dalla vettura nella campagna, appena sotto la sede stradale. Il tragico incidente è accaduto intorno alle ore 15 di ieri, lungo la strada che da Centobuchi conduce verso il casello autostradale di Porto d’Ascoli.

L’automobilista, dopo aver urtato il pedone, si è fermato alcuni metri dopo, appena si è reso conto dell’accaduto. Immediata la richiesta di soccorso. Sul posto il 118 di Ascoli ha inviato un equipaggio della Potes di San Benedetto, i cui sanitari hanno cercato di rianimare l’uomo per oltre mezz’ora, poiché c’erano ancora flebili segni di attività vitale, ma poi si sono dovuti arrendere di fronte all’evidenza. I traumi subiti nell’urto erano tali da non lasciare scampo al pedone. Nel frattempo era stata inviata anche l’Eliambulanza del 118 di Ancona, con il rianimatore a bordo del velivolo, atterrata in una zona di campagna adiacente al luogo dell’incidente, ma il loro intervento non si è reso necessario poiché il paziente è deceduto sul posto.

Straziante l’arrivo dei familiari della vittima, che ha lasciato un figlio non ancora maggiorenne, che hanno voluto vedere, a tutti i costi, il corpo del loro congiunto, che nel frattempo era stato protetto da un telo verde. La Procura della Repubblica di Ascoli, in seguito, ha disposto la rimozione della salma, che è stata composta nell’obitorio dell’ospedale di San Benedetto, dove saranno eseguiti gli accertamenti che, eventualmente, la Procura disporrà nella giornata di oggi. La Fiat 500, nel rispetto di quanto dispone il codice della strada, è stata posta sotto sequestro. Fino a quando non è stato rimosso il corpo della vittima, la strada è stata chiusa al transito con deviazione nelle vie adiacenti.

ma. ie.