Le associazioni: "Giù le mani da Legnini"

I terremotati si schierano al fianco del commissario: "Senza di lui il futuro della ricostruzione sarebbe seriamente compromesso"

Migration

Giù le mani dal commissario Legnini. Le Associazioni di proprietari e di volontariato del territorio di Arquata del Tronto che ha pianto cinquantuno morti nel sisma dell’agosto 2016, scendono in campo esprimendo in una lettera aperta inviata ai candidati alle prossime elezioni politiche "grande preoccupazione" in relazione alle ipotesi, circolate nei giorni scorsi, di non rinnovo del mandato, in scadenza a dicembre, al commissario straordinario sisma 2016, Giovanni Legnini, di una sua sostituzione o di un ridimensionamento della stessa struttura commissariale, sempre a fine anno. "Se anche una sola di queste ipotesi diventasse realtà, il futuro della ricostruzione sarebbe irreparabilmente compromesso" sostengono sottolineando che "la gestione Legnini ha interrotto quattro anni di paralisi, mettendo in campo un inestimabile patrimonio di competenza, energia, trasparenza, ricerca di concertazione con le comunità colpite". La lettera porta la firma delle associazioni Pescara del Tronto 240816, Familiari delle vittime "iostoconpescaradeltronto", Proprietari Arquata del Tronto capoluogo, Capodacqua viva, Proprietari frazione Piedilama di Arquata del Tronto, Proprietari immobiliari Pretare, Comitato Ricostruire Tufo, Alba di Vezzano, Arquata Futura, Arquata Potest, Insieme per ricostruire Camartina, Piè Vettore e comitato Ancora Capodacqua.

"Ora – prosegue la missiva – sentiamo dire che ci si vorrebbe disfare di tutto questo, in vista di un quanto mai fumoso ‘passaggio di competenze alle Regioni’. Ma nessun nuovo corso e nessun passaggio di competenze, eventualmente attuabile molto più in là, può giustificare oggi un incomprensibile benservito a chi ha dimostrato di saper lavorare nell’interesse di tutto il cratere, fuori da ogni logica di partito e mostrando capacità preziose di coordinamento e ascolto dei diversi attori in campo: istituzioni nazionali e locali, tecnici, imprese, associazioni e comitati di terremotati, singoli cittadini". Le associazioni arquatane concludono ricordando che la struttura commissariale "è in procinto di varare il tanto atteso Testo unico della ricostruzione, elaborato durante gli ultimi due anni nel confronto costante con attori istituzionali, tecnici, popolazioni, imprese. Un provvedimento che, se approvato dal futuro Parlamento, potrà fornire criteri sicuri per affrontare le emergenze che tanto frequentemente si manifestano nel nostro paese, di cui è esempio la disastrosa alluvione verificatasi in questi giorni proprio nella nostra regione".

Peppe Ercoli