
L’ex Udc Viscione: "Non voterò Fioravanti"
"Non voterò Fioravanti perché non è il sindaco di cui posso fidarmi, voterò l’alternativa". Con queste parole l’ex Udc Francesco Viscione ieri ha annunciato la propria posizione in queste amministrative, toccando allo stesso tempo quella che è stata definita una ‘questione morale’. "Volevo sottoporre all’attenzione della città questa importante tematica – prosegue -. Analizzando le candidature delle liste ci siamo resi conto che ci sono delle posizioni non in regola con il casellario giudiziale dei carichi pendenti. Qui non farò alcun nome, ma se analizzate le singole candidature presentate potete ravvisarlo voi stessi. Il comitato dei saggi che ha fatto le analisi del sangue ai candidati in lizza perché ha permesso a queste persone di correre per una posizione in rappresentanza dei cittadini. Ribadisco che sono stati fatti due pesi e due misure. Non c’è stata alcuna attenzione sotto questo punto di vista. La mia idea è che si sia guardato solo al mero risultato elettorale e a quanti voti può portare ciascuna persona". Sulla stessa lunghezza d’onda anche Maria Stella Origlia (Italia Viva), anche lei esclusa alla pari dell’ex consigliere regionale Udc Valeriano Camela.
"Mi richiamo a due importanti principi costituzionali che sono l’uguaglianza e il buon andamento della pubblica amministrazione – aggiunge la Origlia -. Ancora oggi in molti ci chiamano perché non hanno capito il motivo della nostra esclusione. Mettersi al servizio della politica significa dare un contributo".
mas.mar.