
I lavori sul ponte dell’Albula
Non torneranno più i circa trenta parcheggi che un tempo affiancavano l’aiuola spartitraffico al centro del ponte dell’Albula, a San Benedetto del Tronto. Lo conferma in via ufficiale il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Tonino Capriotti, proprio nei giorni in cui il cantiere è ormai vicino alla conclusione. Mancano infatti solo pochi giorni alla riapertura totale della zona, e l’aspetto del ponte sarà molto diverso da quello che i sambenedettesi hanno conosciuto per decenni. "Quello è un monumento, non è un semplice ponte – spiega Capriotti – è un monumento che la città ha avuto in dono dall’ingegner Luigi Onorati, l’uomo che ha realizzato il lungomare che ancora oggi, a decenni di distanza dalla sua realizzazione, è uno dei lungomare più belli d’Italia". La vecchia configurazione dei parcheggi – due file a spina di pesce simmetriche ai lati dell’aiuola centrale – non sarà ripristinata. L’amministrazione sta valutando se lasciare qualche posto auto nel nuovo assetto, ma la disposizione storica non tornerà più. E nemmeno l’aiuola spartitraffico, sostituita da una fila di lampioni destinati a ridisegnare l’immagine del ponte. L’intervento si inserisce in una visione più ampia di recupero estetico e funzionale. L’obiettivo dichiarato dal Comune è quello di riportare il ponte al suo vecchio splendore, con scelte che privilegiano la valorizzazione architettonica rispetto alla logica della semplice utilità urbana. "Innanzitutto dovremmo effettuare delle verifiche per capire se l’illuminazione attualmente installata sia sufficiente o se sarà necessario potenziarla – aggiunge Capriotti –. Inoltre, proprio a proposito dell’illuminazione, saranno posizionate le lanterne sulla sommità delle torri che si trovano alle estremità del ponte. Quelle originali non sono più a norma, ma le ricostruiremo sulla stregua del disegno e delle forme originarie". I lavori, partiti nei mesi scorsi, riguardano sia la struttura che la superficie del ponte. Dopo gli interventi di consolidamento e messa in sicurezza, la fase finale ha interessato il rifacimento dell’asfalto e della pista ciclabile, prolungata fino all’intersezione con viale Marina d’Italia, all’altezza del giardino Nuttate de Luna, nel punto in cui si trova l’attraversamento pedonale verso l’area del mercatino. Il cantiere ha comportato anche importanti modifiche temporanee alla viabilità, con deviazioni, sensi unici alternati e tratti chiusi al traffico lungo viale delle Tamerici e viale Trieste, per consentire il posizionamento dei cordoli ciclabili.
Emidio Lattanzi