La comunità di Falerone si è stretta attorno al suo pastore, Monsignor Luigi Bianco, vescovo titolare della Diocesi soppressa di ‘Falerio Picenus’ e Nunzio Apostolico in Uganda per un momento di gioiosa testimonianza e di riconoscenza per il suo servizio alla Chiesa di cristo. Proprio in virtù della sua antica storia cristiana, a Falerone la chiesa ha infatti concesso di mantenere un vescovo, spesso si tratta di religiosi di conclamato valore in attesa di nomine ufficiali in diocesi importanti. Una comunità in festa, numerosa e raccolta, ha assistito alla santa messa nella chiesa di San Sebastiano, celebrata da Monsignor Bianco insieme al parroco di San Paolino don Amancio. Il pomeriggio si è concluso con una conviviale durante il quale il vescovo Bianco si è intrattenuto con i parrocchiani, portando testimonianze e ricordi personali. Come le parole pronunciate dal Vescovo Peter Quinn durante la sua visita, il 25 aprile del 1970, ai fedeli nella chiesa di San Giovanni: "credevo che Falerone fosse soltanto una memoria storica, invece ho avuto la sorpresa di scoprire che essa è una cellula viva della nostra Chiesa".
CronacaMonsignor Luigi Bianco tra ricordi e aneddoti della ’Falerio Picenus’