Movida, la bozza del regolamento. Orari liberi ma occhio a chi sgarra

I locali saranno vigilati dall’amministrazione che può prevedere delle limitazioni .

Movida, la bozza del regolamento. Orari liberi ma occhio a chi sgarra

Movida, la bozza del regolamento. Orari liberi ma occhio a chi sgarra

Orari liberalizzati, ma locali vigilati dall’amministrazione, che può prevedere limitazioni alle fasce di apertura e chiusura tramite ordinanza sindacale. È quanto prevede la bozza di regolamento per la movida, che rimarrà in vigore per l’intero arco annuale in luogo delle ordinanze estive. Il possibile dispositivo è stato presentato in sala consiliare dall’assessora Laura Camaioni e dal dirigente Giuseppe Coccia. Il regolamento riguarda i pubblici esercizi, gli esercizi commerciali, i circoli privati e le attività artigianali autorizzati alla vendita e alla somministrazione di alimenti e bevande anche attraverso distributori automatici, e i locali di pubblico spettacolo. Questi non possono vendere per l’asporto bevande alcoliche dalle 21.30 alle 6 del giorno successivo: un aspetto che ha suscitato la perplessità di Sandro Assenti, visto che gli orari della cena e della movida sono cambiati negli anni. La diffusione sonora all’esterno dei locali, inoltre, è vietata dal lunedì al giovedì da mezzanotte, mentre dal venerdì alla domenica a partire dalle 2. Sabato, domenica e lunedì, dall’una alle due, sarà consentita la sola diffusione di musica registrata.

Nella bozza non sono stati inseriti orari di apertura o di chiusura dei locali, benché in passato fossero stati previsti. Tuttavia il sindaco mantiene il potere di emanare ordinanze restrittive in caso di documentato degrado, comportamenti incivili o di potenziale pericolo. Sono quindi previste deroghe relativamente a queste ordinanze, riservate ai locali ‘virtuosi’, cioè quelli che sottoscrivono determinati accordi con il comune. Accordi che, ad esempio, impegnano gli esercenti ad impiegare steward all’interno e all’esterno dei locali, oppure che prevedono l’insonorizzazione dell’esercizio, l’apposizione di limitatori agli impianti acustici, il posizionamento di cestini e posaceneri nelle immediate vicinanze dei locali, l’assenza di slot machine e apparecchi di videolottery. Per chi sottoscrive i patti è prevista un’ulteriore premialità: la possibilità di un’ora di apertura in più in caso di eventi o ricorrenze che implicano la restrizione dell’orario. Viene inoltre istituito un particolare organo con il compito di monitorare l’applicazione del regolamento e segnalare criticità, costituito da rappresentanti dell’amministrazione comunale, associazioni di categoria, esercenti e abitanti. Per Giorgio De Vecchis e Annalisa Marchegiani, invece, andrebbe riequilibrato il meccanismo premiale con quello sanzionatorio.

Giuseppe Di Marco