Erano sono stati trovati in possesso di tre involucri di cellophane contenenti alcuni grammi di anfetamina e svariate pasticche da taglio tipo mannite. I due avevano anche la somma di 600 euro, di probabile provento dello spaccio, e arnesi per il taglio dello stupefacente. Per questo motivo due tunisini, rispettivamente di 36 e 38 anni erano finiti nei guai. Il primo è finito alla sbarra ed è stato condannato a un anno e due mesi di reclusione per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e resistenza a pubblico ufficiale. L’altro, invece, aveva patteggiato la pena di otto mesi all’epoca dei fatti. Ad incastrare i due nordafricani erano stati i carabinieri della Compagnia di Fermo che, nel corso di un servizio finalizzato al contrasto del traffico di droga, li avevano denunciato in stato di libertà all’autorità giudiziaria fermana. Una volta controllati erano sati sorpresi con la sostanza stupefacente e con le banconote che erano stati sequestrati. A seguito di ulteriori accertamenti è emerso che il 36enne, era stato colpito da un ordine di espulsione, e durante le operazioni di rito, allo scopo di sottrarsi ai carabinieri, li aveva aggrediti sferrando calci e pugni e procurando ai militari lievi lesioni, prima di essere definitivamente bloccato. A quel punto il tunisino era stato arrestato e successivamente accompagnato nella casa circondariale di Fermo.
CronacaNei guai per le pasticche, condannati due spacciatori