Ospedale, la riviera chiama gli altri Comuni

Appello ai sindaci dei paesi limitrofi per condividere un documento contenente tutte le principali problematiche da presentare in Regione

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Riviera in fermento sul fronte sanità. Passato il momento clou dell’estate, che ha visto il Pronto soccorso sprofondare in crisi nera per la carenza di personale e l’ingestibilità dei codici, il consiglio rivierasco ha stabilito di chiamare in causa i sindaci dei comuni limitrofi per condividere un documento contenente tutte le principali problematiche del servizio sanitario locale, e inviarlo successivamente alla regione per stimolarla ad intervenire tempestivamente. A chiedere ufficialmente al sindaco Spazzafumo di convocare l’assemblea dei primi cittadini del territorio limitrofo è stata la dottoressa Aurora Bottiglieri: la speranza è che il vertice di Viale De Gasperi si muova celermente perché il Madonna del Soccorso, in questa situazione, non può più andare avanti. "Parlo a nome della settima commissione di questa amministrazione - scrive la consigliera di Pd, Articolo Uno e Nos - e a nome dei consiglieri presenti in commissione il 30 agosto. Il sindaco ben conosce le difficoltà di assistenza ospedaliera in cui versa l’ospedale Madonna del Soccorso. Particolarmente evidenti per il Pronto soccorso a cui si aggiunge la chiusura della Murg che risale a novembre 2021: difficoltà che nessuno nega essere dovute a scelte errate dei tempi passati ma che ora sono ancora più evidenti causa sicuramente anche l’aumento degli accessi nel periodo estivo".

L’arrivo delle stagioni ‘fredde’ prospetta alcune incognite, quali la ripresa dei malati Covid, l’influenza stagionale e un nuovo stato di emergenza e urgenza. "Vorremmo non trovarci nuovamente impreparati – continua Bottiglieri - Il Madonna del Soccorso è ospedale di riferimento di quello che era l’ex distretto territoriale 12 della provincia ma anche di riferimento per i comuni del vicino Abruzzo. Pertanto chiediamo al primo cittadino di invitare tutti i sindaci dei comuni facenti parte del suddetto distretto per coinvolgerli in un’azione comune che rappresenti tutto il territorio". In quel contesto, ogni sindaco potrà condividere problemi del proprio territorio e proporre soluzioni.

"L’importante, insomma, è ampliare la platea per poi cercare di far un fronte unico di richieste alla regione senza escludere nessuno. San Benedetto è comune capofila ed anche la città più rappresentativa come numero di residenti: chiediamo al sindaco di far fronte a questa nostra richiesta in tempi brevi. Sappiamo benissimo che le scelte ed i finanziamenti in sanità dipendono dalla regione, ma facendo una proposta unitaria avremo sicuramente, se così possiamo chiamarlo, un potere contrattuale diverso. Inoltre crediamo fermamente che tutti i cittadini si aspettino un’azione concreta da parte di chi localmente li governa. Ovviamente tutti i membri della settima commissione vogliono essere presenti a questa iniziativa che potrebbe essere aperta anche ai cittadini".

Giuseppe Di Marco